Walter Magnifico, cestista, classe 1961, cm. 209: la sua immensa carriera inizia a San Severo, (Foggia) da cui nel '79 passa alla Fortitudo Bologna in A2, per poi compiere il passo forse più importante della sua vita, il trasferimento alla Scavolini Pesaro, dove rimane per 16 campionati, dopo i quali nel 1996 va alla Virtus Bologna, poi un anno a Roma, per ritornare a Pesaro e concludere nelle Marche la sua carriera quattro anni fa.
Il suo palmares riporta scolpiti due scudetti, tre Coppe Italia ed una Coppa delle Coppe in maglia Scavolini. I suoi numeri sono da record: è 4° nelle classifica delle presenze nella massima serie, 7° in quella dei cannonieri con quasi 11.000 punti realizzati e ha vestito 214 volte la divisa della nazionale (con 2.026 punti realizzati), vincendo un argento ed un bronzo europei ('91 e '85) oltre ad un altro argento ai Giochi del Mediterraneo 1983. Nel corso dell'ultima annata, è stato vice allenatore in Legadue della Noi Sport Rieti.
E Gaia, la figlia di questo superman del basket, vuole emularne le gesta giocando a … pallavolo a Vicenza, dove è ora approdata (e ci rimarrà almeno per 3 anni con un’opzione per i successivi 3) alla “scuola di volley” della
Minetti Infoplus Vicenza, quella che sta sfornando giocatrici da A1 e da nazionali con continuità: per parlare solo di quest’anno (perchè nel passato l’elenco da Paggi a Zilio passando per Togut e Fiorin sarebbe lunghissimo) Stefania Dall’Igna e Monica De Gennaro, dopo essere diventate titolari in A1, ora sono nella nazionale maggiore, Giusy Astarita, che ha anche esordito in A1, e Marilyn Strobbe sono arrivate dalla Novello di B1 alla nazionale juniores e Irene Gomiero dalla serie D è saltata in B1 e, subito, nella nazionale pre juniores, fresca trionfatrice ieri all’8 Nazioni a Ginevra. Gaia Magnifico è arrivata a Vicenza per emulare il papà e trova nella Minetti Infoplus di A1, appena ingaggiata, un’altra figlia d’arte a cui ispirarsi, Mia Jerkov, la figlia di quell’immenso campione di basket che è stato Zeljko Jerkov: con la maglia della Jugoslavia ha vinto un mondiale e un’Olimpiade e ha giocato per un anno proprio con Walter Magnifico nelle fila della Scavolini Pesaro! Di Gaia, secondo anno di liceo scientifico, papà Magnifico, con la semplicità che contraddistingue il campione, dice: “Ha iniziato a praticare la pallacanestro e l'ha giocata per sei mesi. Poi ha cominciato a dedicarsi al volley. Si sta preparando a vivere un'esperienza eccezionale e mi fa estremamente piacere che la faccia a Vicenza, dove potrà mettersi a confronto con coetanee di un settore giovanile di alto livello».
Gaia, che è nata, appunto, a Pesaro il 26 luglio 1990, è alta 188 e il suo reach a due mani è di ben 244 cm. Ha iniziato a giocare nel 2001-2002 nella Robur Pesaro con il suo mini volley, per poi giocarvi nel 2002-2003 nella under 13, nel 2003-2004 nelle under 15 e under 17, nel 2004-2005 nell’under 17 e nella I divisione della Scavolini Pesaro di … papà Walter, per poi approdare lo scorso anno, oltre che all’under 16, anche nel campionato regionale di serie D. E ora, “dopo il provino chiesto direttamente da papà Walter”, dice con orgoglio il presidente Coviello, che non ha mancato di farsi fotografare col campione dei suoi sogni giovanili quando l’attuale patron vicentino del volley giocava da play maker a basket, comincia la sua avventura nel settore giovanile del gruppo Vicenza Volley in cui dal ds Claudio Bianchi e da coach Peppe Nica è programmato, al momento, il suo inserimento nella serie D, oltre che nel campionato under 18, quello appena vinto dalla Metodo Infoplus Vicenza, dalla cui maglie Gaia Magnifico avrà, insieme alle sue nuove compagne biancorosse, il compito di non far scucire lo scudetto tricolore.
Di lei Cladio Bianchi, che con Nica e col suo staff tecnico l’ha ‘studiata’ nei due provini sostenuti a Vicenza, dice: “Gaia, oltre al talento legato anche al fisico, ha dimostrato grande voglia e grande determinazione perchè tra le 2 volte in cui è venuta a Vicenza, distanziate da 20 giorni, si è adoperata per tenersi ‘professionalmente’ in forma nonostante l’attività della sua società di provenienza fosse ferma. La ragazza è molto potente, giocava come opposta, vedremo se farla crescere in quel ruolo o se spostarla di ruolo, magari al centro. Ha anche un buon piano di rimbalzo nel bagher, può solo migliorare e molto, questo è quello che si è visto nei suoi allenamenti, in cui è risaltata anche la sua cultura sportiva, ereditata sicuramente dal padre”.
Walter Magnifico, la bandiera della Scavolini Pesaro del basket, che ha seguito da bordo campo gli allenamenti in città della giovane Gaia, prima di affidarla definitivamente alle cure del vivaio vicentino, ha commentato: “Devo dire che sono rimasto sorpreso dalla realtà del Vicenza Volley. Ci sono un’organizzazione e una professionalità che si sognano anche squadre di A1 del basket, c’è un settore giovanile invidiabile, e sono molto contento che mia figlia possa provare questa esperienza. Sperando che duri il più a lungo possibile. Mi ricorda un po’ i miei inizi, quando sono passato dal San Severo a Bologna”. Sui consigli da dare alla figlia Walter conclude così “Me ne chiede tanti. Io le racconto la mia esperienza, ma abbiamo due caratteri diversi e non è detto che lei viva le cose allo stesso modo. Quello su cui insisto è che l’importante è rispettare tutti, avere un alto senso di responsabilità e dedicarsi con lo stesso impegno tanto allo sport che allo studio. Per un periodo, almeno fino alla fine del liceo, libri e pallavolo devono andare di pari passo; dopo, se la carriera sportiva andrà avanti, ci si dedicherà solo a quella”.
Gaia cosa pensa e dice? “Sono molto felice del mio trasferimento a Vicenza. Per me è una grande opportunità quella di far parte di questa società che mi ha impressionato per l'ottima organizzazione di cui dispone. Aver avuto l'opportunità di sostenere i provini e di essere poi scelta dallo staff tecnico del Vicenza è per me un vero onore ed è un opportunità che non voglio sprecare.
La struttura tecnica di Vicenza è veramente all'altezza della sua fama e tutto il contesto è dei migliori, sono fiera di poter far parte di questo progetto. Dal punto di vista organizzativo ho già preparato con papà anche il trasferimento al liceo Scientifico Quadri dove proseguirò con il mio ciclo di studio ad indirizzo informatico. Sarà un'esperienza importante anche questa dal momento che dovrò sapere gestire il mio tempo per la pallavolo, ma anche per la scuola, che è molto importante. Quindi dovrò imparare a fare tutto al meglio. Anche la città mi è piaciuta molto e avrò modo di visitarla meglio durante la mia permanenza. Certa manca il mare, ma resta comunque una bella città e poi dovendoci vivere durante l'inverno, il mare me lo godrò in estate quando tornerò a Pesaro. Non vedo l'ora di iniziare”.
C’è un’altra giovane, biancorossa e vicentina doc, Irene Gomiero, pronta a parlare e a confermare con i suoi risultati la bontà della scelta di Gaia di ‘studiare’ volley a Vicenza proprio con lei e con tante ragazze entusiaste, sì ma pronte a sacrificarsi come poche, visto che tra scuola e allenamenti di tempo libero, come le comuni mortali, ne hanno ben poco. Appena varcato il confine tra Svizzera e Italia dopo aver vinto ieri, sabato, con la nazionale pre juniores il prestigioso 8 Nazioni battendo in finale 3-0 il Belgio, Irene, con la sua solita verve, ci ha detto: “E' stata una bella esperienza. Il gruppo è migliorato giorno per giorno e nelle partite siamo cresciute molto rispetto a quelle iniziali. Ogni partita giocavamo sempre meglio. Io ho giocato sempre e ritengo di aver fatto delle buone prestazioni, dal momento che il tecnico mi ha sempre dato fiducia. La squadra che secondo me meritava maggiormente la finale, contro di noi, ritengo potesse essere l'Olanda e anche la Germania. Ma chiunque fosse stata la nostra avversaria avremmo sempre vinto noi, perchè eravamo decisamente le più forti di questo torneo. Ora spero di poter continuare l'esperienza con la nazionale prejuniores augurandomi di essere convocata per la fase di qualificazione ai campionati europei”.
Anche sul fronte mercato “in uscita” si sta per registrare un altro successo del lavoro svolto dalla società per far crescere le sue giovani con la possibile “promozione” in A2 della diciottenne centrale Astarita e della schiacciatrice Marchioron, che il prossimo 1 agosto di anni ne compirà 19 . Ieri pomeriggio Coviello si è, infatti, incontrato ad Urbino con la Robur Tiboni, che il prossimo anno giocherà in A2, dopo la ratifica del suo ripescaggio da parte della Lega. Col ds Gianluca Merendoni, che da tempo corteggia le biancorosse Giusy Astarita e Giada Marchioron, e con Enrica Sacchi, presente in rappresentanza della proprietà del club marchigiano, il presidente biancorosso ha discusso ed esaminato, oltre ai parametri economici dell’eventuale accordo per il prestito delle 2 atlete per 1 anno, il quadro tecnico in cui verrebbero inserire le due promesse vicentine, che, per Coviello, “il prossimo anno dovranno fare un’esperienza di gioco e responsabilità da titolari in campo in una categoria come l’A2 per poter crescere e poi aspirare all’A1, in cui, ricordo, hanno già debuttato quest’anno”.
Tra oggi e domani Coviello parlerà anche con le due atlete (Marchioron è in vacanza in montagna, Astarita è a Belluno con la nazionale juniores) dopo di che trarrà le conclusioni.