Prima ancora che perdesse 3-0, come da pronostico, con la squadra stellare del Brasile di Zè Roberto, il Giappone di
Miyuki Takahashi, la stella ‘individuale’ del Sol Levante anche quest’anno strappata dal presidente Coviello alla V-League giapponese per dare corpo alle ambizioni europee della
Minetti Infoplus Vicenza, le Usa di Lang Ping, vecchia conoscenza italiana, perdevano, anche loro da pronostico, 3-1 con la Russia di Gianni Caprara e, quindi, lasciavano definitivamente l’ultimo posto disponibile per la Final Six del World Grand Prix proprio alla squadra nipponica guidata sapientemente in panchina da coach Shoichi Yanagimoto, noto anche ai tifosi vicentini per essere venuto in città nello scorso campionato a verificare l’ulteriore crescita della sua ‘biancorossa’ Miyuki.
Benelli e Coviello, felici per le bellissime prove dell’Italia di Bonitta, che ha promosso titolare come libero una sempre più sicura Monica De Gennaro (che dovrebbe riprendersi dal problema agli addominali in tempo per le finali di Reggio Calabria della prossima settimana), e ha dato il giusto spazio di presenza e maturazione a Stefania Dall’Igna in regia, hanno accolto con soddisfazione la notizia della presenza del Giappone alla Final Six calabrese perchè nel prossimo fine settimana vi ci si potranno recare per vedere ben 3 biancorosse all’opera ai massimi livelli internazionali.
Coviello ne approfitta per un flash back su Takahashi, autentica trascinatrice del Giappone e attesa leader della Minetti Infoplus: “Non ce n’era bisogno ma basta dare uno sguardo ai dati delle fasi di qualificazione del World Grand Prix per capire quanto guadagnerà la nostra squadra dal rinnovo del suo ingaggio senza contare il maggiore prevedibile apporto che darà dopo il primo anno di ambientamento”. Shin, infatti, è ottava nella classifica delle schiacciatrici stilata in base alle percentuali (quindi particolarmente significativa per il ruolo) con 92 palle a terra su 194 attacchi e 47,42 % di positività rispetto, per dare dei termini di confronto, alla settima mitica (e anche gigantesca per statura rispetto a Miyuki) Lioubov Kilic con il 48,18% e 106 palloni a terra su 220 schiacciate e alla quindicesima e prima delle italiane Elisa Togut con 74 punti su 176 tentativi e il 42,05 % di positività. Un altro dato? Solo una delle schiacciatrici che il prossimo anno giocheranno in Italia (d’ora in poi le chiameremo italiane’ anche se sono straniere) ha fatto meglio di Takahashi, la brasiliana di Pesaro Castro Sheilla con il 48,79% di positività su ben 239 attacchi che le hanno fatto mettere a terra 119 palloni.
Le altre statistiche per i fondamentali che riguardano una schiacciatrice ricevitrice innalzano, intanto, Shin al secondo posto nelle ricezioni con un sontuoso 58,74%, davanti a tutte le ‘italiane’ (la migliore è un’altra biancorossa, Moky De Gennaro, sedicesima), e la segnalano tra le top 10 per le difese con il settimo posto (1,71 difese a set), inutile ripeterlo davanti a tutte le ‘italiane’, la cui migliore è ancora Moky, dodicesima.
La campionessa giapponese è, poi, quindicesima in battuta con 0,24 punti per set dietro solo alle ‘italiane’ Bown, 0,35 punti a set, e Rinieri, 0,28 a set, mentre nella classifica assoluta, non percentuale, quindi, delle top scorer Miyuki chiude al diciannovesimo posto dietro solo a Sheilla e Bown, che, per il loro ruolo, opposta la prima, centrale la seconda, è solo in attacco che sono impegnate a dare il loro contributo alla squadra.
Coviello conclude così: “Nessuna esaltazione, questi sono solo dati, da buon ingegnere, riferiti a un torneo lungo con le 12 squadre più forti al mondo. Se son rose fioriranno e siccome il bocciolo lo scorso anno già era di qualità la concimazione dei dati del Grand Prix non può che far sperare bene”.
Da mercoledì, quindi, le migliori 6 squadre del mondo si contenderanno a Reggio Calabria il World Grand Prix, in cui l’Italia per 2 volte è stata seconda: oltre alle azzurre qualificate di diritto ma anche sul campo (col quarto posto dei turni preliminari) ci saranno, in ordine di classifica, Brasile, Russia, Cina, Cuba e Giappone. L’esordio dell’Italia, inserita nel gruppo con Cina e Cuba, è programmato per mercoledì 6 settembre alle 20,30 con la Cina, mentre venerdì giocherà con Cuba. Sfide incrociate di semifinale tra prime e seconde dei due gironi sabato 9 e finali domenica.
Se Takahashi rafforza le aspettative di una stagione superba in biancorosso, a confermare la sua simpatia e intelligenza, dopo che i primi test in palestra ne hanno avvalorato capacità fisiche e tecniche, è stata ieri sera in Piazza della Libertà a Bassano e davanti a un folto e interessato pubblico, che ha sfidato il freddo della serata, la schiacciatrice croata Mia Jerkov, una delle neo biancorosse titolari sulla carta di un team che, con l’obiettivo di migliorare nel segno della continuità, su 7 è stato capace di confermarne ben 5. La nazionale croata è stata chiamata a fare da testimonial nella manifestazione denominata “B-winner”, cioè un happening in cui hanno parlato di sport e di vita da campionesse lei e altre 2 esponenti di prestigio dello sport vicentino, la bassanese doc Carlotta Tagnin, olimpionica nel 1984 e campionessa e primatista italiana nei 200 rana, e la valdagnese Martina Dogana, che con i colori del club di Marostica ha vinto il titolo italiano di Triathlon Long Distance e, poi, ha conquistato quest’anno anche l’argento europeo.
Le 3 atlete hanno esaltato le proprie specialità, raccontato stralci di vite che in comune hanno sacrifici e passione ma soprattutto elevato un inno al valore sociale e umano di tutti gli sport.
Ma, da nuova scoperta come comunicatrice e promoter del volley, nell’ultimo intervento in cui il presentatore della serata, il bravo e accattivante Paolo Giubilato, ha chiesto a tutte e 3 le campionesse di rivolgere un appello-spot ai genitori per invitarli a spingere i figli a praticare la propria specialità, Mia, intirizzita dal freddo che ghiacciava il palco promozionale della mezza Maratona odierna e scherzando con la triatleta Martina (corsa, nuoto e ciclismo), ha esclamato col dito puntato e con una grande e accattivante sorriso. “Cari genitori, premesso che l’atletica leggera non mi è mai piaciuta, fate giocare i vostri figli a pallavolo perchè lo possono fare sempre al coperto senza patire il freddo, il fango e l’acqua”. A quel punto scrosci di pioggia? No, solo di applausi divertiti di tanti vecchi e nuovi simpatizzanti conquistati al volley da Mia Jerkov, figlia del campione olimpico di basket, Jelico, che un giorno, si augura Coviello sempre più convinto anche dal suo carattere forte ma solare, “farà esclamare al padre di essere lui il papà di una campionessa!”.
Tra gli spettatori divertiti dalla bella serata c’era anche Daniele Scuccato, uno dei 3 fratelli titolari della Infoplus di Marostica, l’azienda marosticense leader in Italia nella distribuzione di informazioni su aste e appalti, che da tempo affianca la squadra biancorossa come cosponsor di denominazione della prima squadra indoor e di una beach volley e, lo scorso anno, anche dell’under 18, la Metodo Infoplus, poi scudettata, oltre che partner pubblicitario per alcuni eventi.
E l’evento bassanese con la dimostrazione di popolarità del volley femminile, spesso esaltata anche dal presentatore, e con la dichiarazione di Mia (“Voglio giocare in Italia perchè il suo è il campionato più bello del mondo”) dovrebbe aver dato ulteriori spunti positivi all’azienda: giovedì è previsto, infatti, l’incontro decisivo tra il patron biancorosso e Maurizio Scuccato, un altro dei 3 fratelli (il terzo è Luigi), per definire anche ufficialmente la prevista conferma del rapporto per la stagione appena iniziata e magari valutare una maggiore presenza accanto alla squadra di A1 della dinamica ditta, sponsor anche dell’Hockey Bassano.