La provenienza da una scuola pallavolistica di primo livello dell’Europa Orientale quale minimo comun denominatore. Per la sua seconda stagione consecutiva in A2, l’
Europea 92 si affida nuovamente ad una giocatrice dell’Est quale principale fulcro della fase offensiva.
Così, in un’ideale fil rouge che parte da Vladana Jezkova e passa per Vania Sokolova, l’Isernia sotto rete al femminile è pronta per entusiasmarsi di fronte ad una nuova “principessa”.
E, dopo la Repubblica Ceca e la Bulgaria, stavolta è la Polonia la nazione di provenienza della principale “bocca da fuoco” del sestetto del capoluogo.
Opposta, e per di più mancina (come l’indimenticata Dora Sollo),
Kamila Fratczak («si pronuncia Froutkak», tiene a precisare la diretta interessata) è, attualmente, impegnata con la Nazionale del proprio paese, in ritiro verso il round robin di qualificazione (previsto a Varna, in Bulgaria e dove, peraltro, saranno impegnate anche le azzurre) verso il Grand Prix 2007.
L’ultimo torneo itinerante al femminile non è andato esattamente al meglio per le biancorosse («Avevamo molte giocatrici fuori, poi c’è stato “l’affaire” che ha visto di fronte il nostro ex selezionatore e Maggie Glinka (un diverbio che ha portato anche al forfait dell’ex Asystella, ndr), insomma, di certo, non una situazione piacevole. Noi, comunque, in campo abbiamo sempre lottato per fare del nostro meglio. Ed ora, col nuovo selezionatore, ci impegneremo ancor più a fondo per tornare ai livelli che ci competono (la Polonia è campione europea in carica, ndr)»).
L’obiettivo in prospettiva è quello di far parte delle dodici selezionate per i Mondiali in Giappone (dove mancherà anche la schiacciatrice, ex Perugia, Dorata Swieniewicz). Quello immediato, invece, riprendersi dopo i problemi accusati agli addominali («Oggi rientro in palestra, pronta a dare una mano alle mie compagni e a dare il massimo»).
Centonovantuno centimetri d’altezza ed un inglese fluente (quando può lo preferisce all’italiano con cui «Sto facendo ancora un po’ di pratica», precisa non senza modestia), la Fratczak è, semplicemente, entusiasta di far parte del progetto Effesport.
«Isernia è una gran bella squadra – dichiara telefonicamente – con delle giocatrici di valore. Della società ho, poi, ottime referenze. Insomma, ci sono tutti i presupposti per far bene».
L’attuale è la terza stagione in Italia. «E – confida lei – speriamo che sia la più fortunata. Il primo anno a Modena ho giocato solo le prime due gare. La passata stagione, con Tortolì, ho messo piede in campo solo da metà torneo in poi e, purtroppo, siamo state condannate all’A2. Ora vengo ad Isernia per riscattarmi e portare, con le mie compagne, la squadra nelle posizioni che le competono».
Delle nuove compagne di squadra, nonché del tecnico, dice: «Personalmente non li conosco. Molte di loro le ho affrontate, sul mondoflex, da avversarie. La fama di alcune di loro è risaputa. Insomma, penso che la società abbia messo su un giusto mix di elementi».
Anche perché il torneo cadetto è duro, difficile. «Sì, il campionato italiano è, a tutti gli effetti, il migliore al mondo e mi fa piacere farne ancora parte».
A se stessa promette di «Giocare sempre al massimo delle mie possibilità, aiutando la squadra in tutti i frangenti». Al pubblico e alla città, invece, assicura: «La voglia di fare sempre meglio. Non conosco Isernia, né il Molise, so che però la città conta su due squadre di pallavolo in A2, so che c’è un gran clima intorno al volley. E questo è l’ideale».
In altri termini, pragmatismo allo stato puro.
VICINI A GIANNI CIAO E PAOLO PICCIRILLO – Accanto alla felice notizia dell’arrivo della Fratczak, in via Veneziale c’è da registrare anche un forte sentimento di cordoglio per l’improvvisa scomparsa della madre (nonché suocera dell’attuale viceallenatore delle “europee”, Paolo Piccirillo) di Gianni Ciao , ex tecnico delle isernine