Scavolini Pesaro: intervista doppia premondiale a Sheilla e Mari
Autore: Lega Volley Femminile
11 Ottobre 2006

Nel pieno degli allenamenti in vista del Mondiale, abbiamo sentito Sheilla Tavares De Castro e Marianne Steinbrecher, le due colibrì in verdeoro che tenteranno di portare il Brasile alla vittoria nella imminente rassegna iridata. Come procede la preparazione verso il Mondiale? “Stiamo lavorando molto – risponde Sheilla – e speriamo che le cose vadano bene. La settimana prossima andiamo a fare alcune amichevoli con la Germania”. “Sono tornata a fare gli allenamenti da una settimana – dice Mari – , dopo un problema all'addome. Devo ancora raggiungere il livello del gruppo”. Quanto vi pesa essere considerati la favorita numero uno per la vittoria? La risposta è quasi corale: “Anche se abbiamo vinto il Grand Prix – dice Sheilla -, non penso che siamo così favorite. Ci sono altre 4 o 5 squadre che possono vincere il Mondiale”. Mari è sulla stessa linea d'onda: “Tutti vogliono battere il Brasile, ma non siamo solo noi le favorite al Mondiale. Sappiamo che tutti hanno studiato la nostra squadra e cercano una maniera di sconfiggerci, ma anche noi lavoriamo per vincere”. Sheilla, sei stata MVP alla World Champions Cup, MVP al World Grand Prix: vuoi fare il tris al Mondiale? “Penso solo a vincere il Mondiale con la mia squadra. Questo sarà già una cosa molto buona”. Che cosa volete dire ai vostri tifosi pesaresi in vista del Mondiale? Sheilla: “Tifate per il Brasile, almeno quando l'Italia non è in campo!”; Mari: “Che il Brasile sia la loro seconda squadra nel Mondiale. Speriamo di fare bene in questa competizione per arrivare a Pesaro con un stimolo in più”. Mari, che impressione hai avuto di Pesaro nei due giorni in cui sei stata lì? “É una bella città. Sono abituata a vivere a São Paulo, una città grande e più calda di Pesaro d'inverno. Devo imparare ancora a vivere nella tranquillità pesarese”. Ci potete dire un pregio e un difetto l'una dell'altra? Sheilla: “Mari è una ragazza molto amica e che è pronta ad aiutare in tutti i momenti. Non so se è un difetto, ma lei deve parlare di più in campo!”; Mari: “So che posso contare su Sheilla quando ho bisogno. È stato così quando siamo state a Pesaro. Il suo difetto è parlare molto veloce! A volte non si capisce cosa dice”.

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