Mondiali 2006: Italia, marcia vincente. Da domani l'incognita asiatica
Autore: Lega Volley Femminile
8 Novembre 2006



 

ITALIA – POLONIA 3-0 (25-19; 25-22; 25-13)
ITALIA: Rinieri 8, Anzanello 8, Togut 10, Piccinini 10, Paggi 10, Lo Bianco 4, Cardullo (L). Centoni 1, n.e. Guiggi, Fiorin, Ortolani, Dall’Igna. All Barbolini.
POLONIA: Skowronska 5, Belcik 4, Mirek 7, Liktoras 10, Podolek 5, Rosner 5, Zenik (L). Fratczak 2, Maj 0, Pycia 1, Bamber 2, n.e Skorupa. All. Klos.
CLASSIFICA POOL E: Serbia Montenegro 8, Italia 7, Cina Taipei 7, Giappone 6, Cuba 6, Turchia 5, Polonia 5, Cuba 4, Corea  4.
* Una partita in più
CLASSIFICA POOL F: Brasile 8, Russia 8, Germania 6, U.S.A 6, Olanda 6, Cina 6, Azerbaijan 4, Porto Rico 4.
* Una partita in più

 

Alla Rainbow Hall di Nagoya nell’aria c’era odore di rivincita: quella degli Europei 2005 quando la Polonia andò a prendersi il secondo titolo europeo, lasciandoci un amaro argento.
Rispetto a 13 mesi fa la Polonia è cambiata molto, basti pensare alle assenze pesanti, e per diversi motivi, di Glinka, Mroz e Swieniewicz.
L’Italia rompe l’equilibrio del primo set grazie al servizio. Le ricevitrici avversarie sono imprecise e su palla alta si vedono le grandi difese dell’Italia che permettono importanti contrattacchi. La prima fuga delle azzurre viene recuperata grazie ad un ace e ad un pallonetto out della Togut. Il fiato sul collo avversario impone una reazione e l’Italia mette a segno un break di tre punti.
Per chiudere il set Barbolini punta sul muro: su nostro servizio opta per il cambio tattico inserendo Centoni per Lo Bianco. Una scelta che paga perché la Polonia sbaglia il primo attacco proprio su Centoni, mentre l’opposta toscana tocca il secondo pallone consentendo il contrattacco di Francesca Piccinini che non aspetta oltre e chiude il parziale.
Cresce la Polonia nel secondo set soprattutto a muro e le avversarie provano a scappare sul 7-4. Nella difficoltà l’Italia si ritrova, azzera il gap e grazie ad un ace della palleggiatrice Lo Bianco va per la prima volta in vantaggio. Liktoras con delle fast molto angolate e Belcik al servizio ricostruiscono il doppio vantaggio avversario.
Arriva il momento di Sara Anzanello, assoluta luce per la centrale di istanza a Novara: due contrattacchi vincenti ed un muro sono parte del parziale di 4-0 messo a segno (da 15-16 a 19-16)- Il set non è ancora finito: le avversarie trovano nei servizi di Skowronska la mossa per riaprire il set (20-20). Il “portafortuna” Centoni funziona anche nel secondo parziale, entra sul 24-22 e non c’è bisogno del suo intervento perché l’opposta Podolek spara out.
Partenza subito positiva della azzurre nel terzo parziale, l’Italia vola sul 6-1 con due ace consecutivi di Sara Anzanello. Il parziale subìto tarpa le ali alle biancorosse europee, la ricezione va spesso in tilt e solo su palla perfetta riescono ad essere pericolose con Mirek e Fratczak. Pochissime emozioni nel set decisivo dove sul 22-13 Barbolini ripropone il solito cambio Centoni su Lo Bianco. L’Italia non sbaglia e chiude subito la contesa, in una partita che alla vigilia prometteva più insidie.
Le polacche, invece, hanno offerto una prova costellata di errori al servizio ed in ricezione, lasciando strada libera alla marcia di avvicinamento dell’Italia verso i grandi obiettivi.

Per Barbolini era importante iniziare il girone da dove si era finito il primo, ovvero con una prova determinata e vincente. Da domani le azzurre affronteranno il trittico asiatico (Corea, Cina Taipei e Giappone) in cui dovranno confrontarsi con un gioco diverso dove il servizio sarà fondamentale insieme a delle precise scelte a muro.

Stesse valutazioni positive anche per Simona Rinieri (“Abbiamo avuto un po’ di problemi in ricezione, ma migliorato questo fondamentale abbiamo giocato bene in attacco, tanto che dopo il primo set non abbiamo più avuto grosse difficoltà”) e Sara Anzanello (“Qualche problema di concentrazione all’inizio, ma per me è la squadra oggi c’è stata una prova positiva al servizio).
L’appuntamento per Italia – Corea è quindi per domani alle ore 7, sempre con diretta televisiva su Rai 2.

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