Mondiali 2006: la difesa “asiatica” delle azzurre non lascia scampo a Cina Taipei
Autore: Lega Volley Femminile
11 Novembre 2006



 

ITALIA – CINA TAIPEI 3-0 (25-15; 25-13; 25-14)
ITALIA:
Piccinini 11, Paggi 6, Lo Bianco 1, Rinieri 11, Anzanello 14, Togut 11, Cardullo (L). N.e. Ortolani, Centoni, Fiorin, Guiggi, Dall’Igna. All. Barbolini.
CINA TAIPEI: Chen Mei 5, Kou Nai 8, Chen Shu 2, Lin Ching 10, Tseng Hua 2, Wu Hsiao 1, Szu Hui (L). Juan Pei 0, Chen Hui 0, Yeh Hui 3, ne.Chiu Wen, Lin Chun. All. Lin Kuang
CLASSIFICA POOL E (PROVVISORIA): Italia* 11, Serbia Montenegro 10, Cina Taipei* 9, Cuba 8, Giappone 8, Turchia 6, Polonia 6, Corea 5.
Una partita in più
CLASSIFICA POOL F (PROVVISORIA): Russia 10, Brasile 10, Germania 8, U.S.A 7, Cina 7, Olanda 7, Azerbaijan 6, Porto Rico 5.
*Una partita in più

 

Il match tra Italia e Cina Taipei, fondamentale nella marcia di avvicinamento alle semifinali, inizia con il sestetto “titolare” e questo rassicura tutti gli appassionati: il mal di schiena di Elisa Togut è sotto controllo e lei con due attacchi potenti in avvio del primo parziale rassicura tutti.
Cina Taipei è sicuramente stata una delle più belle sorprese della prima fase, ma è una squadra con un altezza media di poco conto e per essere  incisiva in attacco ha bisogno di un gioco veloce. E’ per questo che da subito le azzurre puntano sul servizio per gestire, poi,  in difesa i palloni. Con questo gioco l’Italia si porta sul 10-6 ma subisce la rimonta delle asiatiche che sfruttano importanti contrattacchi. Benissimo in questa fase l’apporto di Sara Anzanello (6 punti, 5 in attacco ed 1 a muro): la centrale è la prima a respingere le avversarie sfruttando l’altezza di impatto con il pallone, davvero mprendibile per le centrali avversarie.
Al secondo time out tecnico il vantaggio è di +6 (16-10). Cina Taipei si blocca e le azzurre impongono il proprio ritmo, costruito sul servizio ficcante e da una correlazione muro difesa di alto livello. Le palle set conquistate sono nove e l’Italdonne non concede oltre, alla prima occasione Francesca Piccinini mette a segno il pallonetto che vale il parziale.
La risposta delle asiatiche nel secondo set cerca con maggiore continuità il mani e fuori, ma le italiane proseguono sulla strada tracciata. E’ ancora dal centro che arrivano i maggiori sorrisi con Sara Anzanello (altri 5 punti in attacco) che continua il suo ruolo di martello percussore dal centro della rete. Le avversarie svaniscono sotto i colpi delle azzurre, divenendo sempre più fallose in attacco. Il gap conquistato 20-9 con il pallonetto di prima intenzione di Lo Bianco non solo rassicura per la vittoria del secondo set, ma è un prezioso bottino per il quoziente punti, prima discriminante in caso di parità di punteggio in classifica. Elisa Togut conquista 12 palle set, un patrimonio inestimabile che la solita Piccinini con un attacco in diagonale sfrutta alla perfezione.
Sotto di 2-0, Cina Taipei gioca il tutto per tutto, riuscendo a trovare anche importanti muri su Piccinini e Rinieri che firmano un provvisorio vantaggio di due lunghezze. La squadra azzurra si ricompatta immediatamente e supera le avversarie nel punteggio. Un sorpasso che disunisce le asiatiche e che fa correre di nuovo un Italia cinica che sfrutta gli errori avversari e picchia forte con una ritrovata Elisa Togut. L’ultimo punto che vale la vittoria è firmato da Sara Anzanello, vera e propria match winner. Altrettanto fondamentali le stratosferiche difese di Paola Cardullo.
Azzurre da lode per non aver lasciato spazio alle avversarie, migliorato il quoziente punti tanto che ora le semifinali sono davvero vicine, già al termine dell’odierno programma gare potrebbe essere ufficializzato il passaggio del turno.
Domani mattina alle 10, diretta Rai2, l’ultima gara della seconda fase che vedrà l’Italia affrontare le padrone di casa del Giappone.

In casa Italia c’è chi sottolinea l’importanza del risultato ottenuto nonostante l’orario di gioco mattutino (Simona Rinieri), chi loda la preparazione alla partita (Leo Lo Bianco) e chi come Massimo Barbolini sottolinea la grande partita dal punto di vista mentale, una concentrazione sempre costante ed alta: “Per noi è importante giocare questo tipo di match, perché provano la nostra forza”.

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