Ancora un 3-0. Stavolta in casa propria. Evidentemente gli esordi stagionali non devono essere graditi in casa dell’
Europea 92 .
Se, nella passata stagione, le pentre erano finite sotto ad Altamura, stavolta subiscono un rovescio interno ad opera del
Volta Mantovana .
Le virgiliane non fanno nulla di più del compitino loro assegnato, mettendo in mostra un’efficace correlazione muro-difesa, con una Marinelli cuor di leone dietro.
Dal canto loro, le europee si smarriscono in contorti rivoli tecnico-tattici, da cui spesso non riescono ad uscire, mancando – come dirà al termine Montemurro – di «un ulteriore, e necessario, pizzico di tensione».
Eppure. Eppure l’avvio è di quelli confortanti. Isernia è sopra e pare anche avere in mano le carte vincenti. Mattiolo e Vindevoghel, però, sparigliano e quando è il momento di fare i conti, il piatto piange (un contrattacco di Fratczak sfortunato avrebbe potuto segnare le sorti del confronto in maniera differente).
Isernia si perde e annaspa nella seconda frazione. Le pentre sono sulle gambe: mancano lucidità e giusto approccio all’errore (tre falli di formazione sono il segnale più lampante dell’evidente tensione). Appoggi facili si trasformano in errori, c’è imprecisione in ricostruzione e Montemurro prova a girare la formazione.
Dentro Moncada per Zamponi. Non c’è nulla da fare. Volta vince facile il parziale.
Il terzo set pare aprirsi sulla falsariga del precedente. In casa dell’Europea 92 c’è però una piccola fiammella. Quella, cioè, chiamata Sandra Wiegers. L’olandese è la migliore delle sue (57% in attacco su 21 palloni attaccati!) e prova a far reagire la squadra. Ma le lombarde rispondono punto su punto. Montemurro, allora, prova la carta Zanolla. Volta, però, tiene e quando Isernia è lì, lì per riprendere le ospiti, l’All Fin tira nuovamente fuori la testa e fa suo l’incontro.
Le pentre escono dal campo amareggiate, la settimana di lavoro in vista di Busto sarà sede di lunghe riflessioni. In casa delle lombarde, infatti, c’è bisogno di ben altra Isernia.