La cronaca delle semifinali
Autore: Lega Volley Femminile
30 Dicembre 2006


SCAVOLINI PESARO – PLAY RADIO FOPPAPEDRETTI BERGAMO 3-2  (25-14; 25-22; 19-25; 20-25; 15-10)

 

Partenza a mille della Scavolini Pesaro che si conferma bestia nera della Play Radio Foppapedretti Bergamo. Punge il servizio di Pesaro un ace avvio di Guiggi e un ace di Maculewicz che vale l’11-3 ma anche il muro di Pesaro si fa sentire.
Bergamo rinuncia a Leo Lo Bianco, problemi alla schiena, e manda in campo Kasja Guiska, la formazione di Fenoglio perde in fantasia ma le mancanze sono anche in ricezione e difesa meno brillante di quella vista una settimana fa a Zurigo.
Nel secondo parziale Fenoglio cambia formazione: dentro Barun al posto di Secolo e Angie Gruen che da opposto ritorna in posto 4. La mossa funziona, Bergamo conduce 8-4 al primo time out tecnico ma a differenza del solito non trasforma in contrattacchi vincenti tutte le difese raccolte.
Guijska osa un po’ di più e cerca con più continuità Paggi e Poljak che iniziano a far saltare la difesa di Pesaro. Zè Roberto richiama Maculevicz per Dall’Ora e la centrale si fa vedere subito in attacco. Un mani out di Costagrande ristabilisce la parità sul 16-16, mentre il sorpasso è un attacco out di Gruen. Pesaro torna ad osare con un ace di Sheilla che vale il primo vantaggio del secondo parziale. Sul finale di set Pesaro piazza la fuga vincente, grazie ad una difesa che inizia a crederci su ogni pallone e ad una Sheilla che finalizza il gioco d’attacco: è suo il set ball, annullato da una diagonale di Katarina Barun ma è proprio la giovane schiacciatrice a sparare out il servizio.
Sotto 2-0 Bergamo cambia ancora formazione: questa volta è Paola Paggi a lasciare il campo per Jenny Barazza. La Play Radio Foppapedretti vuole il quarto set e sfrutta il calo di rendimento in attacco e ricezione. Zè Roberto richiama le sue ed inizia la girandola dei cambi per far riposare in un set ormai compromesso le sue pedine più preziose. Le seconde rispondono bene ma ormai il set è compromesso, Bergamo lo fa suo chiudendolo con un attacco di Gruen. Il sorriso di Bergamo continua  ad allargarsi nel quarto parziale. Barazza e Barun fanno bene, mentre Pesaro inizia a commettere tanti imperdonabili errori. Le Foppine si riaccendono, Angie Gruen come una settimana fa a Zurigo guida le  proprie compagne. Pesaro esce piano piano dalla contesa senza riuscire a ritrovarsi.
E’ tie break ed in questo parziale Bergamo mostra subito il suo istinto killer. Il muro di Bergamo diventa invalicabile e mette a segno il +3 un capitale prezioso in un parziale che finisce al 15° punto. Pesaro si aggrappa con le unghie ad un set perso ritrovando muro e difesa ed una Sheilla che torna ad essere decisiva. E’ un muro di Carolina Costagrande a chiudere la contesa di una partita dai due volti, con la Scavolini che ha avuto nell’ultimo frangente il grande merito di continuare a crederci fino alla fine.
Il team di Zè Roberto bissa così il successo della Supercoppa Italiana conquistando una finale storica.

MVP ERGODENT: Angelina Gruen

 

COPPA ITALIA FINDOMESTIC SERIE A1 – Le dichiarazioni
FENOGLIO:
“La squadra non era appagata, ma sicuramente un po’ stanca, anche se questo non deve costituire un alibi. Abbiamo giocato 34 partite finora, 4 la settimana scorsa. Più di questo alle ragazze non potevo chiedere, abbiamo giocato forte, dopo aver ribaltato un match che sembrava compromesso. Al tie break una volta arrivati sul 10-10 loro hanno giocato e murato meglio.Questo è lo sport, chi gioca meglio vince, oggi hanno vinto loro. Barun ha giocato molto bene, Barazza non la scopriamo certamente oggi, ma tutta la squadra mi è piaciuta, ha lottato sempre, e questo è quello che voglio, quindi non c’è rammarico, ma sono orgoglioso delle mie ragazze. Mi dispiace soltanto non poter conquistare un altro trofeo”.
ZE’ ROBERTO: E’ molto importante e mi riempie di soddisfazione aver battuto la squadra campione d’Europa. E’ la terza volta che battiamo Bergamo quest’anno. La cosa più importante è aver raggiunto un risultato storico conquistando la finale di Coppa Italia per la prima volta nella storia di Pesaro. Non è stata una grande partita dal punto di vista tecnico e tattico, poca difesa, molti errori da parte di entrambe le squadre. Dopo il 2-0 la squadra pensava di aver vinto il match, ma con una formazione come Bergamo non ce lo si può permettere, bisogna giocare sempre al 100%. Invece nel terzo e nel quarto set la squadra è calata sotto l’aspetto della grinta e della personalità, loro hanno cambiato impostazione e hanno fatto meglio di noi. Però al tie-break sull’8-5 la squadra ha avuto una grande reazione ed è riuscita a portare a casa il match. Domani in finale sarà dura, qualunque squadra dovremo affrontare: Novara e Perugia sono due grandi formazioni, potremo forse pagare qualcosa in termini di stanchezza, anche per questo sarebbe stato meglio chiudere in tre set.

S.ORSOLA ASYSTEL NOVARA – COLUSSI PERUGIA 2-3 (25-23; 25-16; 19-25; 20-25; 7-15)

A due settimane dalla semifinale europea di Coppa Cev, S. Orsola Asystel Novara e Colussi Perugia tornano nuovamente in campo per l’accesso ad un altro dei traguardi più importanti della stagione.
Una sfida più che mai equilibrata e che mette in campo da subito oltre al bel gioco: grinta, carattere e determinazione. Sul 16-16 le squadre sono ancora a braccetto, poi il muro diventa grandissimo protagonista: Zetova ferma Skowronska, Walewska ferma Aguero e poi Aguero spara fuori una seconda linea che vale il 19-16 per la formazione umbra. Set finito? Macchè, Novara cresce in difesa ed Osmokrovic e Aguero mettono giù un parziale di 3-0 che fa ricominciare il match. Un ace su Francia vale il sorpasso di Novara. Anzanello mura la pipe di Francia e conquista tre set ball. Il primo è annullato da un muro di Del Core, il secondo da una seconda linea di Zetova. Perugia è di nuovo ad un solo punto di distanza prima che Aguero metta giù la diagonale che vale il primo set.
Muro e servizio sono le armi di Novara anche nel secondo parziale: il ritmo dalla linea dei 9 metri è martellante tanto che anche una giocatrice come Fofao fa fatica a ricostruire la manovra d’attacco. Il 20-11 con cui il S.Orsola Asystel Novara è eloquente delle grandissime difficoltà che la formazione di casa ha in attacco. Con un mani out di Aguero, Novara vola sul 2-0.
Campionesse come quelle della Colussi Perugia non ci stanno a perdere e così nel terzo set Walewska e Gioli ci mettono la grinta e la faccia. Katarzyna Skowronska si fa ancora sentire a muro ed in attacco, ma Perugia sembra essere finalmente tornata in partita. La ricezione mette ancora in crisi Perugia prima sul servizio della palleggiatrice Bahar Mert e poi sulla jumping flot di Spasojevic. Novara è ad un punto e Barbolini richiama le proprie giocatrici. Perugia riapre la partita con il finale di terzo set in cui brilla nella fase di contrattacco.
Perugia parte bene anche nel quarto parziale: Francia e compagne vogliono il quinto set e picchiano forte ogni pallone, Walewska è la leader di una rimonta che ricalca quella della prima semifinale vista al PalaConsiag di Prato. E’ di Fofao l’ace che condanna Novara al tie break.
Mirka Francia si esalta nell’ultimo atto della partita con tre attacchi vincenti che sono uno choc per Novara. Il tecnico Chiappini ferma subito il gioco, ma è ancora Francia che mette a terra un lungolinea millimetrico e poi mura la Aguero.  Novara corre ai ripari, fuori una Mert poco lucida per la giovane Roberta Corbellini. 
Perugia continua a volare alto. Il muro di Walewska è una spina nel fianco per le attaccanti di Novara ma è ancora il contrattacco di Perugia a funzionare alla perfezione. L’ace di Walewska conquista il primo di otto match ball. Osmokrovic annulla il primo ma la furbizia di Del Core è vincente e conquista la finalissima.
Domani alle ore 18.30, in diretta Rai Sport Satellite, la 29° edizione della Coppa Italia propone una finale inedita con la Scavolini Pesaro che sfida la pluridecorata Colussi Perugia che insegue il quinto sigillo in questa manifestazione e la qualificazione alla European Champions League 2007/08.

MVP ERGODENT: Mirka Francia
 
COPPA ITALIA FINDOMESTIC SERIE A1 – Le dichiarazioni
ALESSANDRO CHIAPPINI:
C’è poco da dire, Perugia è stata brava a prenderci le misure dopo i primi due set e a non permetterci di fare quello che avevamo fatto bene soprattutto nel secondo parziale. C’è stato un calo generale: fisico, mentale e tecnico. Altre volte siamo stati sfortunati, oggi no: la responsabilità è nostra. E’ un periodo che non giochiamo bene dal punto di vista tecnico, soprattutto non riceviamo bene. Oggi avevamo toccato e difeso bene, ma nei momenti decisivi non siamo stati capaci di farlo a dovere e abbiamo lasciato cadere palloni fondamentali. Complimenti a Perugia che ha meritato di vincere, ma noi abbiamo molte colpe e responsabilità.

MASSIMO BARBOLINI: Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra viva: già nel primo set avevamo giocato bene tecnicamente, forse anche meglio di Novara. Il secondo è stato dominato da Novara che l’ha vinto meritatamente, poi le ragazze hanno tirato fuori il carattere e dimostrato il loro valore aggiunto. Abbiamo sbagliato meno, murato bene e iniziato a fare le cose che ci eravamo prefissati: le ragazze sono state brave a rimanere tranquille e concentrate anche nei momenti in cui non giocavano bene. A volte le motivazioni fanno la differenza e la squadra ha dimostrato di non voler buttare via l’occasione di giocare una finale di Coppa Italia. Hanno dimostrato di onorare il lavoro che stiamo facendo, sono 35 settimane che siamo in palestra. Domani in finale affronteremo Pesaro, un avversario difficile. Questa Final Four di Coppa Italia è una delle più equilibrate degli ultimi anni, con quattro squadre di alto livello e i due tie-break lo dimostrano. La chiave sarà non commettere errori, dovremo fare tutto al meglio sapendo che ci saranno momenti in cui non riusciremo a giocare e che in quei frangenti dovremo restare tranquilli.

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