Su una scala da zero a dieci, quanto potrà pesare sull’andamento del torneo la crescita rapidissima che la Sigel sta provando a somatizzare in queste settimane? Sette punti nelle ultime tre gare hanno avuto modo di far lievitare, in maniera evidente, più che la stessa classifica soprattutto le speranze di una salvezza adesso più che mai a portata di mano. Probabilmente solo gli inguaribili ottimisti tra noi avevano previsto il riaprirsi di porte che, ai più, apparivano ormai chiuse. Senza per questo voler apparire ipocriti, abbiamo sempre provato a dare linfa, anche solo con le parole, a una risalita basata soprattutto su due fattori: il calendario tutto sommato favorevole e, soprattutto, la ferma certezza e la constatazione che la squadra azzurra, tranne che in poche occasioni, non era mai stata completamente “abbattuta” dalle avversarie fin qui affrontate. Alcune partite “gettate” alle ortiche, se da un lato avevano avuto l’effetto di demoralizzare l’ambiente, viste invece sotto un’ottica diversa avevano fatto capire come la Sigel non fosse realmente inferiore che a poche. E già, affermare adesso certe situazioni potrebbe apparire tanto facile quanto scontato, ma basta solo ripercorrere con la mente il tortuoso cammino affrontato fin qui dalle nostre ragazze per affermare, senza dubbi di sorta, che almeno qualche punto in più in classifica non avrebbe fatto storcere il muso a nessuno. Domani si torna in campo, a Baronissi. Per affrontare un match che, stranezze dello sport, si era già disputato, prima che all’andata, già lo scorso anno in B1. Stranezze dello sport, dicevamo. Chiamatele magari anche “contraddizioni”. Fatto sta che Sigel e P2P si sono ritrovate entrambe in A2. Seppure per strade diverse. Una Sigel che nello scorso torneo arrancava alla caccia di un play-off sicuramente riduttivo, una P2P addirittura retrocessa nella categoria inferiore, dopo un torneo deludente e lontano dalle aspettative della vigilia. Adesso, per le due matricole, la situazione appare capovolta: le salernitane stanno disputando un eccellente campionato, anche quest’anno sicuramente aldilà di altre aspettative, le lilybetane stanno provando disperatamente a tirar fuori la testa dalle sabbie mobili che, fino a poco tempo addietro, sembravano inesorabilmente soffocarle. Quella di domani sera (inizio alle 20,30 sul taraflex del PalaSemprefarmacia di Capriglia ) sarà un sfida importante per ambedue le contendenti: se da un lato, infatti, la voglia matta di continuare a far punti della Sigel potrebbe apparire un’arma in più, dall’altra il desiderio delle salernitane di chiudere definitivamente il discorso salvezza potrebbe far da contrappeso sulla bilancia. Ringalluzzita dalla gran bella vittoria ottenuta nettamente a Chieri (0-3), la compagine biancorossoblù che all’andata espugnò il PalaBellina (1-3), non lascerà nulla d’intentato per dar seguito al colpaccio messo a segno in Piemonte. La P2P Givova Baronissi, guidata attualmente dall’allenatore in seconda Teodoro Cicatelli, alla fine di gennaio ha sostituito la schiacciatrice slovacca Miroslava Kjiakova con la portoricana Pilar Victoria Lopez, autrice domenica a Chieri di ben 19 punti. Per la cronaca 21 li ha realizzati l’altra straniera, l’opposto cubano Yaremis Mendaro Leyva. Una gara difficile quindi, sia per la forza dell’avversario, ma anche per l’importanza che la stessa nutre in questo momento. Ma ad affrontarla ci sarà un’altra Sigel. Una squadra le cui prestazioni, adesso surrogate anche dai risultati, non sono quasi mai state inferiori a nessuno. Il definitivo inserimento di Rebecca Perry nei meccanismi di gioco ha finito per sincronizzare ancor di più gli stessi. Contribuendo alla crescita dell’autostima di tutto il gruppo. Chiamato ormai alla famigerata prova del nove, che mai come in questo momento calza a pennello, anche scaramanticamente parlando. Vada come vada si lotterà fino alla fine. E questo è già un piccolo successo.