Il neoacquisto torna nella sua regione di origine dopo le esperienze con le nazionali giovanili
La giovane padovana, anno 1998, ma veneziana di adozione dopo un girovagare per l’Italia ha scelto Montecchio per compiere il definitivo salto di qualità, andando così ad aggiungere un profilo di spessore al roster a disposizione di Marcello Bertolini. Infatti Alice Pamio è reduce da diverse esperienze in serie A2 e con le nazionali under 18 tra tornei di qualificazione, campionati europei fino alla recente partecipazione ai mondiali under 20 tenutisi in Messico.
Perché dopo le esperienze a Roma e Pesaro, la scelta di tornare in Veneto?
Diciamo che tra i motivi c’era un po’ la nostalgia di casa, perché dopo diversi anni dove ho potuto conoscere ed apprezzare realtà differenti ho riscontrato che la serietà con cui si portano avanti le realtà pallavolistiche in Veneto è unica. Quindi, quando ho avuto modo di conoscere il direttore sportivo e il coach Marcello Bertolini ho capito che la scelta di accasarmi a Montecchio era perfetta, sia per le mie aspirazioni che per il progetto della società.
Tra le giocatrici in rosa nonostante la giovane età, ti presenti con un certo bagaglio di esperienza.
Sicuramente le esperienze accumulate nei miei precedenti club, sia quelle con le nazionali giovanili mi hanno arricchito e fatto crescere più velocemente sotto certi punti di vista, quindi spero di essere d’aiuto ed in alcuni casi da guida per le mie nuove compagne.
Quindi cosa ti aspetti da questa stagione?
A livello personale, mi aspetto il salto di qualità definitivo perché negli scorsi anni non mi era mai stato dato un ruolo di responsabilità quindi sarà una bella prova di maturità. Mentre a livello di squadra, devo essere sincera, mi aspetto delle sorprese. Conosco diverse compagne ed il loro valore, quindi prevedo che si possa andare oltre le aspettative. La società a mio avviso ha allestito una squadra molto equilibrata e dai sani valori dove lavorare duro è uno dei principi base di ogni atleta. Infine un punto a favore nostro credo sarà la gioventù, ciò sicuramente sarà un limite in alcuni momenti ma allo stesso tempo il fatto di essere così giovani ci permetterà di compattarci ancora di più e superare i momenti più complicati della stagione.
Vista la tua esperienza in categoria cosa puoi raccontare della serie A2?
Prima di tutto è un campionato dall’alto tasso tecnico anche perché si incontrano diverse atlete che hanno pure militato in serie A1 e pure la fase di preparazione al match cambia considerevolmente. Inoltre visto anche il delinearsi del campionato ci sarà da scontrarsi con delle trasferte che saranno molte ed impegnative. Però sostanzialmente, e sarà una cosa che cercherò di comunicare alle debuttanti, si tratta sempre di pallavolo dove la palla è tonda e le regole sempre quelle: dove, chi vince ha ragione.
Detto questo, non vedo l’ora di cominciare perché una settimana di pausa è stata anche troppo per me e mi auguro che pure le mie compagne siano cariche e desiderose di cominciare una nuova stagione che ci possa riservare grandi soddisfazioni.