All Fin Cfl Volta Mantovana: Bragaglia, coach Masacci e la giovane Benato commentano il brusco ko con Pontecagnano
Autore: Lega Volley Femminile
20 Ottobre 2009

VOLTA MANTOVANA. C’è sconfitta e sconfitta, c’è 0-3 e 0-3. L’All Fin Cfl in casa del Pontecagnano non è mai arrivata a quota 20 e perdere così getta un po’ nello sconforto. La miglior marcatrice è stata Vindevoghel con 8 punti e il 20% su 30 palloni attaccati. Si sale (si fa per dire) a 29% con Frackowiak e 33% con Brusegan (su 14 e 9 schiacciate). Traballante anche la ricezione. L’équipe collinare si è salvata a muro, dove spiccano i 4 della rientrante Bragaglia sui 9 totali di squadra. Non c’è abbastanza materiale per intavolare processi, e nessuno intende farlo alla seconda giornata, ma è evidente che si lavorerà affinché simili prestazioni non si ripetano più.

Antonella Bragaglia è assai spiaciuta per il risultato, per la prestazione e per non aver potuto fornire un aiuto più pesante: “Ho provato, ma non mi sento ancora pronta. Sto bene, procedo bene, però non sono in forma e in attacco è difficile per un centrale quando si riceve male. Ancora più difficile è cercare di farsi vedere saltando anche sulla palla staccata. A muro – si consola – qualcosa ho fatto. Potevo sicuramente essere più utile in attacco, purtroppo è andata male. Comunque sono tranquilla: più di così in questo momento non sono in grado di dare”. Perché questo black-out? “Qualcosa di preannunciato – risponde il capitano – in settimana non ci siamo allenate bene. Secondo me stiamo patendo il fatto che dobbiamo ancora conoscerci e trovare fluidità nel nostro gioco. Fino adesso abbiamo giocato poco tutte insieme e ciò ha influito. Rispetto a domenica scorsa abbiamo trovato un avversario più forte e che ha giocato meglio. Il Pontecagnano ha battuto molto bene e in salto ci ha massacrato. Poi eravamo in trasferta su un campo nuovo e i punti di riferimento in ricezione cambiano. Non ha funzionato niente. Nel terzo set abbiamo cercato di giocare punto a punto quando ci siamo portate sotto, ma non è andata. L’atteggiamento era migliorato, ma non abbastanza; secondo me non c’è ancora il giusto atteggiamento di squadra per poter vincere o elevare il livello medio di gioco. C’è solo da lavorare – conclude – e lavoreremo a testa bassa”.

Mauro Masacci è preoccupato: “Non c’è stata pallavolo da parte nostra. Perché? Una piccola idea me la sono fatta, ma credo che adesso sia prematuro sbilanciarmi. Dobbiamo affrontare dei problemi non legati al gioco, ma ad equilibri di squadra che dobbiamo ancora trovare. Escludo che improvvisamente nessuna sia più in grado di battere, palleggiare, schiacciare o fare un bagher: non è quindi un problema tecnico. Questa settimana – annuncia l’allenatore – sarà sì oggetto di molto lavoro in palestra, ma anche di qualche chiacchierata. Dobbiamo capire cosa facciamo e dove vogliamo arrivare. Ci sono cose da chiarire come singoli e come gruppo. Deluso? Di più, sono arrabbiato e pieno di dubbi. Devo rivedere alcune valutazioni; è stato tutto talmente brutto che in questo momento non sarebbe corretto fare analisi tecniche, poiché analizzeremmo il nulla. Gli avvicinamenti nel punteggio? Fuochi di paglia”. Il coach è categorico: “Il risultato è stato giusto, impietoso ma giusto. Non siamo mai stati in partita in nessuna fase di nessun set. Per come abbiamo giocato, la differenza fra noi e loro è equiparabile ad una categoria diversa. Non voglio fare paragoni fra l’Ancona della prima domenica e il Pontecagnano – ribatte l’allenatore – se si gioca così non è questione di chi è l’avversario. I nostri demeriti non sono stati accentuati dalla prestazione delle campane. Siamo partiti 6-0 per loro e sarebbe stato anche 7-0, poiché il nostro primo cambio palla è giunto su uno dei pochi errori arbitrali: ci hanno regalato una battuta out, invece era dentro. Valutare l’impatto delle avversarie su di noi non ha veramente senso in questa situazione. Il lavoro che dobbiamo fare è interno – ribadisce – Mi è già capitata un’esperienza simile e spero di riuscire a farne tesoro per trovare qualche soluzione in tempi molto brevi, perché non ho intenzione di collezionare brutte figure”.

Nel grigiore generale c’è spazio per una nota lieta: il debutto in serie A della baby Mariaeugenia Benato. “Sostituire un libero come Marinelli non è assolutamente facile – premette Mariaeugenia – le compagne mi hanno aiutato molto. Vincere o disputare una partita migliore sarebbe stato bello per me, però proprio non c’eravamo con la testa. In attacco abbiamo fatto poco e alla fine ci siamo disunite. All’inizio ero molto emozionata; poi, quando ho visto che avevo iniziato abbastanza bene, mi sono un po’ rilassata, ma in sostanza la tensione è durata tutta la partita”. Rotto il ghiaccio, appuntamento allora alla prossima occasione. “Speriamo che ci sia – afferma la 16enne bergamasca – Io cerco di fare del mio meglio. Mi spiace che sia uscita una partita del genere, ovviamente avrei voluto godermi di più l’esordio”.

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