All Fin Cfl Volta Mantovana: c’è ottimismo dopo la vittoria sul Club Italia
Autore: Lega Volley Femminile
2 Novembre 2009

In virtù della vittoria maturata a Monterotondo sul parquet del Club Italia, l’All Fin Cfl è salita a quota 6 punti e si trova esattamente a metà graduatoria. Senza infamia e senza lode l’avvio di stagione. Il tempo dirà quali potranno essere gli obiettivi. Nella partita in terra romana, Vindevoghel è la giocatrice che ha attaccato più palloni (28) riportando un 43% senza errori e senza murate subite. La belga ha all’attivo 4 muri come Brusegan (per la centrale 47% su 15 veloci servitele). Frackowiak ha schiacciato 26 volte subendo 6 muri e facendo registrare il 42%.

Serena Malvestito a inizio settimana aveva avuto la febbre. “Ora sto bene, grazie” ha rassicurato con voce squillante a fine match con il Club Italia. La centrale, seconda stagione all’All Fin Cfl, ha realizzato un muro, due ace e riportato l’86% su 7 palloni schiacciati. “Questa partita è capitata al momento giusto – afferma – perché abbiamo potuto ritrovare un po’ di fiducia in noi stesse e un gioco che ultimamente avevamo un po’ perso. Dopo due sconfitte non c’è mai un morale alto e questo 3- 0 ha portato positività nel gruppo”. Malvestito spiega gli svantaggi del primo e del terzo set: “Abbiamo commesso qualche errore e su alcune palle – ammette – non abbiamo lottato fino in fondo. Però io personalmente sapevo che per recuperare bastava rimetterci in riga su alcune cose e non ero preoccupata. Per ribaltare il risultato è stato appunto sufficiente fare bene quelle. Il Club Italia ha battuto abbastanza bene. Essendo una squadra giovane, è meno prevedibile e ha dei colpi, per così dire, strani. All’inizio hanno messo in crisi il nostro tempo a muro, ma poi abbiamo loro preso le misure”. Serena, di nome e di fatto, scruta il futuro: “Guardando queste prime quattro partite in progressione dico che stiamo trovando una nostra identità di gioco. C’è ancora da lavorare, ma abbiamo fatto un passo avanti. La classifica? Non la guardo, è presto”.

Evelyn Marinelli, meglio in ricezione che in difesa (70% di positività su 23 palloni, 26% di perfezione), incamera con gioia il risultato in attesa che il gioco le regali più entusiasmo. “In questo momento difficile la vittoria va sempre bene” premette il libero. “Si cerca di prendere quello che c’è stato di positivo – prosegue la giocatrice – La partita è andata bene e ci è servita, ma non è stato un gran match. Chiaro che partiamo da una situazione psicologica non ottimale. Siamo contente, però penso anche che contro una squadra come il Club Italia qualcosa di più potevamo esprimere. Va bene così, dai – cerca di essere convincente Marinelli – I problemi ci sono, ma stavolta li abbiamo superati un po’ di più”. L’esperta Evelyn non sembra molto ottimista, ma spera che il tempo le faccia cambiare idea. Tornando alla gara, analizza: “Loro ci hanno dato i maggiori fastidi a muro e in battuta. Quando andavano al servizio tiravano ed è la cosa che sono riuscite a mettere in pratica meglio. In generale noi siamo andate bene, però per la squadra che siamo dobbiamo ancora trovare la giusta determinazione in certe situazioni, come difesa e contrattacco. Dobbiamo essere più sicure e concrete laddove ancora fatichiamo. Ben venga comunque la vittoria, che ci permette di lavorare con più tranquillità. Caratterialmente siamo state più squadra e ricominciamo da qui. La classifica? Non la guardo”.

Un mattone per costruire una casa più accogliente è stato posato. L’arredamento necessita di pazienza e, per spronare e salvaguardare il gruppo, Mauro Masacci fissa dei paletti: “Com’è andata la partita? Abbiamo vinto 3-0, quindi è andata bene. Come gioco siamo ancora in fase di lavoro, è normale. Dire che è andato tutto bene è sbagliato, però – sostiene l’allenatore – è andata molto bene perché in questo momento non possiamo fare gli schizzinosi. Quando vinciamo 3-0 – ribadisce – dobbiamo essere contenti. Inutile tutte le volte stare a parlare di cosa si poteva fare meglio, di quella o di quell’altra palla. Adesso questi discorsi dalla squadra e dal mio staff non li voglio più sentire. Cercheremo di lavorare per migliorare le cose che non vanno bene, ma la priorità era vincere 3-0 e l’abbiamo fatto. Pensare che si può sempre fare meglio è vero, ma anche il Brasile può sempre fare meglio e noi non siamo il Brasile. Brave a recuperare gli svantaggi, sì, brave alcune ad avere una reazione. All’interno della squadra ho visto qualcuna che dato dei segnali positivi. Dobbiamo invertire una rotta, ma per farlo dobbiamo fermarci e iniziare la manovra per tornare indietro. Avevamo preso una strada sbagliata e dobbiamo cambiarla, ma prima c’è da perdere l’inerzia negativa e contro il Club Italia ho visto qualcuna muoversi nella giusta direzione. La classifica? Adesso non mi interessa” conclude il coach.

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