L’All Fin Cfl cerca appigli cui attaccarsi per rimettersi in carreggiata. La sconfitta casalinga contro un Chieri privo di Pinedo è stata accolta con rassegnazione quasi unanime. Le note liete derivano dall’aver vinto il punto a punto del terzo set e dalla conferma della crescita di Vindevoghel e Bragaglia. La schiacciatrice ha realizzato il 51% in attacco su 37 palloni, la centrale 55% su 20. La belga se l’è cavata benino anche in ricezione (57%), considerato che ne ha dovute ricevere 51. Abissale la differenza con Benato (26 servizi su di lei, 35%) e Crepaldi (10, 70%). Sarebbe bello se loro due si potessero prendere una fetta di campo in più per allentare la morsa su Liesbeth. Sul fronte chierese bene Glod e Sorokaite. Il muro e la battuta hanno reso pochissimo.
Gilda Lombardo è dispiaciuta: “Secondo me questa partita non era più difficile rispetto a quella di Carpi. Sicuramente abbiamo sbagliato atteggiamento; è anche vero che cambiando libero e alzatrice è difficile. Benato è andata un po’ in difficoltà, ma noi non l’abbiamo aiutata. C’erano molte facce spente e passive. Dopo aver vinto il terzo set, non abbiamo sfruttato il momento di vantaggio tornando subito ad arrenderci. Di buono da questo match non porto via niente. Dobbiamo essere più attive, ci stiamo secondo me mettendo troppo tempo a capirlo”.
L’All Fin è una squadra che non riesce a vincere se non tutte le atlete si esprimono bene o almeno su livelli di sufficienza. Mauro Masacci ne è consapevole: “Purtroppo il dato di fatto è che siamo una squadra dove se tutti giochiamo bene ci aiutiamo, ma se c’è qualcuna in difficoltà tendiamo a sfaldarci. Comincia a diventare una costante”. L’allenatore analizza il match con il Chieri fra luci e ombre: “Vindevoghel ha confermato la sua crescita. Nel quarto set ha abbassato un po’ il rendimento, ma la sua rimane comunque un’ottima partita. I progressi di Bragaglia continuano. Crepaldi ha fornito la sua solita sostanza. Poi ci sono le ombre. Quella di mercoledì penso sia stata la più brutta partita di Frackowiak da quando è in Italia ed è la vera nota dolente del match: con lei in condizioni migliori ce la saremmo potuta giocare. Lombardo si è trovata a ricoprire un ruolo che ancora non padroneggia e in attacco ha fatto molto poco. Sicuramente stavolta abbiamo pagato la prestazione del libero, ma è una ragazzina di 16 anni che l’anno scorso giocava in serie D e scaraventare su di lei colpe specifiche sarebbe eccessivo. Non ci ha aiutato come le altre volte, è andata in difficoltà, ha subìto molte situazioni e si è innervosita. Dobbiamo continuare a lavorare con lei cercando di farla crescere. Ha inoltre pesato l’assenza di Zanin. Il rientro di Colombi è avvenuto non nella situazione migliore per lei e per la squadra e non è stato brillante”.