All Fin Cfl Volta Mantovana: Masacci e Fasani analizzano il ko con Aprilia
Autore: Lega Volley Femminile
18 Novembre 2009

VOLTA MANTOVANA. Campeggia il cartello “lavori in corso” in collina. L’All Fin Cfl, pur giocando anche meglio di altre volte, ha cozzato contro un’Aprilia che ha regalato poco e niente e che dalle situazioni di punto a punto è sempre emersa braccia al cielo. Le statistiche dicono che Zamora Gil, Corjeutanu e Cella hanno avuto fra il 34% e il 36% di realizzazione in attacco. Non percentuali monstre, però nei momenti decisivi non hanno sbagliato. Del resto, qualsiasi squadra di pallavolo sarebbe in difficoltà se non potesse contare a pieno titolo sulle due giocatrici più forti. Vindevoghel non era in serata, mentre Bragaglia non è ancora al meglio. Difficile fare di più contro la seconda in classifica, ora prima in coabitazione.

Il vice allenatore Andrea Fasani riconosce: “Aprilia è un team forte, ha importanti terminali d’attacco e un’alzatrice brava a sfruttarli. Noi stiamo provando a trovare noi stessi, a diminuire le pause e dare continuità al nostro gioco. Questo avversario non era certo il migliore per rodare i meccanismi. Noi comunque non siamo malcontenti dell’atteggiamento delle ragazze. In alcuni momenti la squadra ha dato buone risposte e ha lottato. Abbiamo appurato che possiamo attingere dalla panchina. Il rammarico maggiore, al di là del punteggio, è che vincere almeno il terzo set ci avrebbe dato una grandissima spinta. Brave loro a sfruttare quei tre palloni che hanno avuto per chiudere, non è tutto demerito nostro”.

Mauro Masacci è crudo e salva poche cose: “Quando si perde 3-0 in casa sembra da pazzi recriminare. Sicuramente potevamo fare di più. Nel secondo set eravamo sotto, ci siamo avvicinati, poi abbiamo preso un parziale di 6 punti. Nel terzo set siamo stati punto a punto e, ancora una volta, nei momenti finali abbiamo dimostrato di essere una squadra cui manca il carattere. Ci è venuto il braccino, abbiamo tirato piano qualche pallone e sbagliato battute a metà rete. Abbiamo giocatrici che nei momenti cruciali difettano di personalità, ma è ciò che stiamo dicendo da parecchio tempo. Contro l’Aprilia l’atteggiamento è stato migliore di altre volte e Lombardo ha disputato una buona partita. Tuttavia, se Vindevoghel gioca male, se le due centrali fanno fatica a fare la fast, perché Brusegan non era abituata e Bragaglia non è in condizione, si capisce che le possibilità di attaccare sono molte meno. Crepaldi inoltre era in tono minore rispetto ad altre volte e se aggiungiamo una Marinelli incerta, il quadro si chiude, considerando che affrontavamo una squadra forte. Sapevamo che era una partita complicata”. La possibilità di riaprire o quanto meno allungare il match c’è stata. “D’accordo – concede l’allenatore – nel terzo set eravamo avanti e, vincendolo, potevamo sperare di cambiare qualcosa. Però in questo momento siamo così. Non mi sento di imputare a nessuna mancanza di impegno. Purtroppo paghiamo delle carenze, a volte tecniche a volte fisiche. Vindevoghel è la prima a dispiacersi di questa situazione. In allenamento fa delle cose che non riesce a ripetere in partita. Noi dobbiamo aiutarla e lei si deve aiutare”.

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