Passerella finale per l’
All Fin, che domenica alle 18 riceve la visita del Conegliano e si augura di poter dare l’arrivederci ai propri sostenitori con una bella vittoria. In verità sussiste la possibilità che tale arrivederci slitti e la parolina magica sarebbe playoff. Perché si verifichi ciò, oltre all’irrinunciabile successo voltese da 3 punti, dovrebbero perdere Castelfidardo e Pavia. Le marchigiane sono ospiti della già promossa Busto Arsizio, che vorrà chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico, ed è facile che ci lascino le penne. Più difficile invece che le pavesi gettino via tutto sul campo della retrocessa Reggio Emilia.
L’emergenza sul fronte formazione è rientrata: gli ultimi allenamenti della settimana si sono svolti molto bene e l’allenatore potrà contare su tutte le giocatrici, sebbene alcune non siano al 100%.
“Tutte possono scendere in campo – informa Davide Zanichelli – alternerò chi è in recupero e chi sta meglio. Con tutte le sfortune che abbiamo avuto, essere arrivati fin qui è stato un grande risultato. Non guardiamo cosa fanno le altre. Dobbiamo solo pensare a vincere l’ultima partita e a fare una grande festa in casa, qualunque sia il risultato delle altre squadre. Chiunque vada ai playoff non lo merita quanto noi e di questo sono convinto”.
Il Conegliano sta concludendo l’annata positivamente. Non c’è più la dominicana Arias Done, impegnata con la Nazionale, ma anche senza di lei il team veneto ha vinto le ultime due partite, a Nocera e in casa con Reggio. L’alzatrice è Valentina Serena, l’opposta Rizzo, le ali Marcon e Robazza, le centrali Plchotova e Bonan, il libero Rossetto.
Anna Paola Mattiolo ad Arzano è tornata ad assaggiare il parquet: “Diciamo a metà – replica l’opposta – nel senso che quando entro vorrei sempre poter dare il massimo. In questo momento non è così e bisogna accontentarsi. Emozione? Ho sentito che il campo è il mio posto e voglio tornarci al più presto a tempo pieno. Sono guarita al 95%, ma devo proseguire le tappe di terapia e recupero muscolare. Ho avuto per l’ennesima volta la prova che le sensazioni che provo in quegli 81 metri quadrati mi piacciono tantissimo”.
C’è speranza di poter giocare di più con il Conegliano? “Non lo so. Ho fatto un’altra ecografia e il polpaccio è quasi a posto, ma quel quasi non mi consente di spingere, anche perché il tono muscolare dell’arto è calato. Tengo il freno a mano tirato, sebbene non sia nella mia indole. Ne ho fatto una malattia di questo infortunio con ricadute – confida Apo – ma ormai è finita, l’importante è chiudere il capitolo e ripartire”.
Pronta allora per il beach? “Esatto – scherza l’atleta – sarò in forma strepitosa per la sabbia. Però mi piace giocare per divertimento. Non sono una che diventa matta in giro a fare tornei. Preferisco il 2×2 al 4×4. In 4 è praticamente uguale all’indoor, invece in 2 è una cosa diversa da quello che faccio il resto dell’anno”.