All Fin Volta Mantovana: la situazione è difficile in casa voltese
Autore: Lega Volley Femminile
15 Febbraio 2007


Si sta delineando pesante la situazione in casa All Fin, in crisi di gioco e di risultati. Guardare la classifica non è piacevole: il team voltese ha 18 punti come il Castellana Grotte ed è a 2 sulla zona retrocessione. A questo si aggiungono alcuni provvedimenti punitivi, fra i quali il silenzio stampa imposto da ormai tre settimane a giocatrici e allenatori, che non aiutano la tranquillità.

Con l’Arzano è scesa in campo una squadra contratta fin dai primi scambi. In attacco è stato toccato il minimo storico di realizzazione e di efficienza, anche su ricezione buona. Su rigiocata spesso non si riusciva nemmeno ad abbozzare una schiacciata. I palloni attaccabili sono calati drasticamente e nessuna ha raggiunto la doppia cifra nei punti fatti: Mattiolo e Vindevoghel si sono fermate a 9, Conti addiruttura a 4. L’All Fin ha riportato il 69% in ricezione e il 30% in attacco contro 74% e 35% delle avversarie. Dall’altra parte della rete non hanno fatto i fenomeni: la stessa Nagy non ha strabiliato, mettendo giù 16 palloni su 35 attacchi.

 

Con il presidente Sergio Longhi analizziamo la gara partendo dal terzo set, che era praticamente vinto prima che tre chiamate arbitrali dubbie, sommate ad alcuni errori, contribuissero a farlo sfuggire. Questo a prescindere dalla brutta partita disputata dall’All Fin, che ha lasciato l’amaro in bocca ai sostenitori..  “Purtroppo l’occhio rimane sugli ultimi errori arbitrali –osserva il patron- ma propongo un’analisi diversa: la squadra è stata dominata in ogni momento dall’avversario. In avvio ci sono stati tre muri di fila che hanno condizionato le giocatrici, diventate poi timorose. Effettivamente, il terzo set l’avevamo in pugno. Ma non possiamo arrivare a perdere un parziale con il vantaggio che avevamo. Dobbiamo guardare a noi stessi. Cosa non è andato? Ho visto una squadra non concentrata, timorosa, non in grado di esprimere il proprio gioco. Come una macchina con il freno a mano tirato. Indipendentemente dagli aspetti tecnici e tattici che non mi competono. Vista da fuori per me la cosa principale è questa. Le avversarie hanno fatto la loro onesta partita. Hanno una fuoriclasse, Nagy, ma non mi sembra abbia fatto cose mostruose. Hanno avuto più concentrazione e più determinazione nel cercare di vincere”.

 

A fine gara il direttore sportivo Maurizio Bertellini era furibondo e attaccava tutti: “Il terzo set? Io gli arbitri non li guardo mai e non ho intenzione di farlo neanche questa volta. La partita ha dimostrato che la nostra squadra quando la partita si fa difficile non regge dal punto di vista nervoso. Abbiamo fatto degli errori assurdi per una formazione di serie A e sono coinvolte quelle che hanno più esperienza. Se giochiamo così non c’è scampo, bisogna cambiare qualcosa, questo è fuori discussione. Che poi gli arbitri possano aver deciso male è vero, ma io ripeto che squadra e allenatori devono cambiare registro,così non si può andare avanti. Non vedo niente che vada bene. Contro l’Urbino qualcuno aveva visto dei miglioramenti, ma è come giudicare positivamente in pianura un ciclista che fa fatica ad andare in salita. Noi, alla prima salita, ci fermiamo”.

 

Il team manager Angelo Zini a freddo guarda avanti: “La classifica è la stessa del pre-Urbino: 2 sulla quartultima. La partita di domenica l’ho cancellata. Deve essere un monito e credo che lo sia stato anche per le ragazze, con cui c’è stato un confronto sereno e chiaro. La squadra non è un’incompiuta, in passato ha fatto vedere di saper giocare, quindi lasciano perplessi certi approcci recenti alle gare.  Domenica a Conegliano ci aspetta un impegno difficile e un test probante”.


 

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