All Fin Volta Mantovana: microfoni ad Alessia Conti e coach Zanichelli
Autore: Lega Volley Femminile
21 Gennaio 2008

VOLTA MANTOVANA. Per lenire le ferite dell’All Fin occorrerebbe spalmare un balsamo portentoso. La terza battuta d’arresto in campionato, avvenuta in casa del fanalino di coda Vigna di Valle, è dura da digerire e la presa di coscienza che il team dell’Aeronautica Militare adesso è una squadra come un’altra, non sgrava di certo il malfatto.

Le collinari hanno ricevuto con 71% di positività (67% le avversarie) e realizzato 33% in attacco (contro 36%). Oscillante la distribuzione nel corso dei cinque set. Zamora ha schiacciato 62 palloni, Conti e Vindevoghel 46, Bragaglia 27 e Giovannelli 11. Le voltesi hanno avuto un rendimento diverso parziale per parziale. La migliore nel complesso è stata la romana Okaka: 48% in attacco, brava a muro, pochi errori.

La delusione è cocente. Alessia Conti addirittura benedice il punto preso: “Siamo partite male dall’inizio. Per fortuna che avevamo di fronte una squadra non molto forte, altrimenti saremmo tornate a casa con uno 0-3 sul groppone. Con un’altra avversaria non avremmo nemmeno ottenuto questo punto. Abbiamo rincorso per tutto il tempo, non ci siamo mai imposte, neanche nei set vinti. Siamo sempre state punto a punto, oppure prendevamo un piccolo vantaggio per poi farci rimontare. Per come stava andando la partita, ci è andata bene”. Si può parlare di contraccolpo psicologico dopo l’esito del primo set? “Certo, è successo proprio in quei frangenti; siamo diventate insicure e ad un certo punto ci siamo trovate ad esultare quando loro sbagliavano la battuta. Cose assurde. Ci siamo innervosite a causa delle loro difese. Vigna di Valle è un team basso di statura e noi cercavamo di passare sopra il muro senza pensare alle direzioni o ai manofuori. Piccole davanti, ma brave dietro. Noi abbiamo avuto un gioco scontato. Ho paura che questi punti persi li pagheremo più avanti. Dovremo essere brave a recuperarli; non ci possiamo più permettere scivoloni di questo tipo”.

La sconfitta brucia ancor di più se si pensa che essa ha impedito il ritorno in vetta alla classifica. “Saremmo tornate in testa, anche con una partita in meno. Per fortuna che Castellana Grotte ha perso ed è ancora lì. Non abbandoniamo le speranze; abbiamo una partita da recuperare. Il campionato è ancora lungo, però – conclude la schiacciatrice – questi punti sono pesanti”.

Davide Zanichelli è sbalordito: “Quando si sbaglia partita in pieno e si gioca sulle ginocchia, può succedere che si perda. In difesa e in contrattacco siamo stati bloccati da un’eccessiva tensione. Sarebbe bastato essere appena un po’ più lucidi e tranquilli e non ci sarebbero stati problemi. I fondamentali sono poco analizzabili in un match del genere. La squadra ha giocato contratta, bramando il punticino che consentiva di andare avanti e rischiando l’impossibile. Questo è successo in quattro set, poi nel quinto siamo crollati. Quando si gioca con questo patema che una palla fa la differenza, è dura. Siamo stati ingenui a metà e alla fine di ogni parziale, mentre nel tie-break siamo spariti dal campo. La paura di perdere ci ha fatto perdere veramente”.

L’incontro pullula di aspetti su cui rammaricarsi. Per l’allenatore il primato mancato è l’ultimo dei problemi: “Quando si gioca così contro l’ultima in classifica e si fa una figuraccia, non ha senso pensare alla vetta del campionato. Se viviamo di rammarichi, è finita. Dobbiamo reagire e battere i prossimi avversari”.

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