VOLTA MANTOVANA. In teoria quello con il Parma non si presentava come un match a rischio per l’All Fin, ma all’atto pratico sarebbe potuto diventarlo e brava è stata l’équipe collinare a non cadere nel tranello psicologico. Le parmensi hanno ricevuto meglio (73%-88%) ma attaccato peggio (41%-39%). 94 a 80 i punti globali, 13 a 20 gli errori punto al netto delle battute sbagliate. Zamora Gil ha schiacciato 37 palloni (46%), Vindevoghel 31 (32%), Bragaglia e Conti 22 (55%, 32%), Guerrini 11 (45%). La seconda linea potrebbe essere sfruttata di più. Il Volta ritorna in campo sabato sera nell’anticipo di Santa Croce.
Sergio Longhi decanta la quiete dopo la tempesta: “La cosa principale era fare risultato, perché effettivamente noi in questo match avevamo tutto da perdere. Parma è in una posizione di classifica deficitaria e doveva provare a fare punti. L’importanza della partita si è vista tutta nella tensione che ha attanagliato il primo set, nel quale abbiamo iniziato decisamente male. Poi siamo stati bravi a chiudere sia il primo che il secondo. Nel terzo c’è stato un po’ di rilassamento e giustamente loro ci hanno punito. Però ho visto una bella reazione nel quarto e la squadra ha vinto con pieno merito, senza lasciare alla Cariparma la possibilità di rientrare. La Bragaglia? Ad un certo punto le altre non riuscivano più a passare. Antonella è una nostra giocatrice e noi siamo ben felici di averla a Volta. Quello che speravamo per questa giornata è arrivato – prosegue il presidente – abbiamo ottenuto ciò che era importante ottenere: è un piccolo passo per andare avanti e per cercare di migliorare. Ora ci attendono due trasferte difficilissime (Santa Croce e Milano, ndr), dove si misurerà chiaramente il nostro spessore sia mentale che tecnico-tattico”. Ottimista? “Sì, io lo sono di natura. Certo, è difficile perché siamo tutti lì. Fra le prime quattro la classifica si è accorciata ulteriormente: sarà un finale bellissimo da vedere per gli altri, meno bello per noi quattro club che saremo lì a combattere”.
Maurizio Bertellini, invece, non è contento: “Mi sembra che di progressi ce ne siamo stati pochi – sentenzia il ds –. Di fronte avevamo una squadra non trascendentale e siamo riusciti a vincere. Qualche atteggiamento più positivo l’ho notato – concede – ma manca ancora qualcosa. Non sono un tecnico e non voglio entrare nei dettagli, ma mi sembra che molte cose non funzionino a dovere. A un errore ne seguono sempre due o tre, invece una squadra forte dovrebbe essere in grado di dimenticare gli sbagli più velocemente. Aspettiamo le prossime gare, ma ho l’impressione che la strigliata non abbia sortito gli effetti sperati e che, pur vincendo, siamo ancora al punto della settimana scorsa”. Pessimista? “Se ci sarà un’inversione di rotta sono sempre convinto che la squadra possa fare bene, però ormai siamo verso la fine. Prese una per una, alle giocatrici non ho niente da dire sull’impegno e nessuna è da colpevolizzare. Come squadra, invece, sono deluso. A livello di classifica siamo ancora lì, certo, ma con il nostro potenziale potremmo far meglio. Siamo terzi, ma mi resta la sensazione di un campionato deludente”.