Nessun dramma in casa All Fin dopo la sconfitta di Piacenza. L’avversario era di spessore e siamo sicuri che reciterà un ruolo da protagonista in questo campionato di A2. Certo, se fosse finita 3-0 e se le voltesi avessero giocato il terzo come i primi due, ce ne sarebbero stati di aspetti da analizzare e di malumori.
Martha Zamora Gil non si capacita della sconfitta, ma è serena: “Credevo nella vittoria. Piacenza è una bella squadra, ha giocatrici di valore, ma anche noi disponiamo di queste caratteristiche. Nei primi due set tuttavia abbiamo giocato male. C’era poca concentrazione e cadevano troppi palloni. Poi abbiamo reagito e ci siamo accordate sulle competenze. Nel terzo e nel quarto abbiamo espresso il nostro gioco dimostrando di essere anche più forti di loro. Hanno vinto, ma noi abbiamo commesso molti errori. Speriamo che questa lezione ci serva per il futuro, cioè per riflettere sugli sbagli e per maturare come squadra, per essere più brave nei momenti decisivi. Sono ottimista, a noi è mancata solo un po’ di fortuna. Ha vinto chi ne ha avuta di più”.
E oltre alla dea bendata? Risponde coach Zanichelli: “Se analizziamo solo il tie-break, la differenza l’hanno fatta gli errori: ne abbiamo commessi cinque gratuiti fra attacchi e battute fuori e fallo di doppia. Psicologicamente eravamo favoriti noi, venendo da una bella rimonta. Abbiamo regalato troppo, peccato. Bastava che due palloni girassero in modo diverso. Il terzo e il quarto set sono stati positivi, ma non bisogna dimenticarsi i primi due, quando la squadra non c’era. Al di là dell’ottima prestazione in attacco e a muro di Piacenza, c’è stato demerito nostro. Nonostante una buona ricezione abbiamo faticato a costruire la fase d’attacco, subendo tante murate e spegnendoci. Brutto segnale. Preso atto di questo, abbiamo provato a girare la formazione, a reagire e sono emerse le note positive, come il gran carattere del gruppo. Ottima Marinelli in ricezione e in difesa. Insieme a Zamora Gil e Vindevoghel: loro tre hanno preso per mano la squadra, permettendo di intascare un quarto set quasi perfetto. Abbiamo mostrato una buona supremazia. Proprio per questo motivo, il tie-break poteva riservarci cose migliori. Ho inserito Giovannelli per provare a disturbare la lettura a muro del Piacenza sulle due centrali titolari e per la sua capacità di fare un break in battuta. Volevo cambiare i riferimenti sulle traiettorie d’attacco. Peccato, perché proprio nel quarto set Silvia aveva realizzato un break con la salto flot, invece nel quinto ha mandato out sul 15-15. Ma non ne facciamo una colpa a lei”.
Il quarto set è stato vinto senza giocare al centro. Spiega il mister: “Nel primo set certe cose non hanno funzionato e nel secondo abbiamo provato a far rientrare in partita tutte. Nel momento in cui abbiamo capito ce certe giocate in questa gara non funzionavano ed era inutile intestardirci, abbiamo fatto leva sulle cose che funzionavano. Demoralizzarci era dannoso. Ci saranno partite magari dove gireranno solo le centrali e i martelli faranno fatica. Per caratteristiche dell’avversario e per come si stava giocando, era meglio appoggiarci sulle certezze, che ad un certo punto erano solo Liesbeth e Martha. Dispiace per Conti: era partita bene e al torneo di Crema le aveva fatte nere”.