All Fin Volta Mantovana: parlano Marinelli, Carlesso e coach Zanichelli
Autore: Lega Volley Femminile
6 Dicembre 2006

L’entourage dell’All Fin è al settimo cielo per la vittoria con Pavia e per la brillante reazione palesata agli infortuni che hanno minato gli equilibri del sestetto-base. Il carattere è l’arma in più di questo team. Festa doveva essere (prima partita casalinga del primo campionato di serie A della storia del sodalizio voltese) e festa è stata. Il pubblico ha gradito e sicuramente tornerà.
Evelyn Marinelli: “Una bella partita, siamo state brave. Purtroppo gli infortuni capitano. Abbiamo un gruppo capace di dare una mano anche quando ci sono queste problematiche. Abbiamo reagito bene. Perdere il primo set non dico che era giustificato, ma ci è servito per prendere le misure. Poi secondo me abbiamo giocato bene. Sono contenta. Noi abbiamo preparato bene la partita e messo in pratica quanto programmato. Gli schemi ci sono ben riusciti. Poi noi in difesa siamo brave. Più di loro abbiamo avuto la determinazione su alcune palle di rigiocata. Nei primi set siamo state punto a punto ma non abbiamo mai perso la lucidità e sapevamo cosa dovevamo fare. Pubblico? Bello –si accende il libero- spero che il palazzetto si riempia ancora di più. Qualche posticino vuoto c’era. Io qua gioco bene”.
Quando Monica Carlesso entra per il giro dietro c’è sempre un guadagno, in difesa e in battuta. Lei sprizza gioia: “Ero molto emozionata. Avevo la pelle d’oca; è stato molto bello vedere la palestra piena e sentire il calore del pubblico. Sono contenta per essere riuscita a dare un apporto importante. Vista la settimana complicata, credo che più di loro abbiamo avuto il collettivo in senso lato, con allenatori e dirigenti. Abbiamo ricevuto bene. Conti, Marinelli e Ripamonti sono ricevitori puri e Callegaro ha potuto distribuire bene il gioco. Loro ci sono state dietro solo all’inzio, poi secondo me si sono lasciate andare”.
L’allenatore Davide Zanichelli: “Bella partita. Non era facile scendere in campo pensando alle assenze. Dovevamo cambiare tante cose. Potevamo anche chiudere il primo set, ma è mancato un pizzico di cattiveria perché gli automatismi non c’erano. Poi è emerso il carattere di questa squadra. Conti e Ripamonti sono delle garanzie. Vindevoghel è formidabile, ma sentiva un po’ la partita con la responsabilità dell’attacco. Conti fuori posizione era un’incognita e invece ha fatto una grandissima partita, così come la Ripa. In difesa meglio di loro? Sì, nella pallavolo moderna sulle palle toccate devi esserci. Se una tira a tutto braccio fuori dal muro amen. Però bisogna toglierle le traiettorie principali e fare una correlazione muro-difesa che ti consenta di rigiocare. Abbiamo commesso qualche errorino all’inizio perché dovevamo prendere le misure. Dopo, penso che siamo andati via bene. Pubblico? Bellissimo –dice il coach- Non me ne aspettavo così tanto. Speriamo di aver ricambiato con un buon spettacolo”.

 

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