Lega Volley Femminile
24/11/2024
9a Giornata Andata 24-11-2024 – Serie A1 Femminile – TABELLINI
9a Giornata Andata 24-11-2024 – Serie A1 Femminile WASH4GREEN PINEROLO – BERGAMO 0-3 (17-25 23-25 20-25) – WASH4GREEN PINEROLO: S...
LeggiL’All Fin nelle Marche ha festeggiato l’ottavo successo consecutivo in campionato, una striscia vincente che merita applausi scroscianti. Le percentuali di ricezione e attacco (69%-42%) pendono a favore del team urbinate (75%-43%), ma la compagine voltese ha sbagliato complessivamente meno (15 errori punto contro 28) e saputo tirar fuori le individualità quando serviva.
Storcere il naso quando non si rulla un avversario sulla carta più abbordabile, ma semplicemente lo si batte, è sbagliato, e a tal proposito è bravo e tempestivo Davide Zanichelli a puntualizzare: “Questa era l’ottava vittoria consecutiva, non è facile ottenere un ruolino di marcia così ed è comunque un bel risultato. La squadra c’è, lotta e nei momenti di difficoltà gioca sempre. La nota negativa è che, nonostante ciò, è un punto regalato e abbiamo la possibilità tecnica di non farlo. Tuttavia, sarebbe penalizzante e presuntuoso pretendere di analizzare una vittoria come una sconfitta, o vedere solo i lati negativi in una vittoria. Veniamo da un periodo dove ci siamo esaltati, abbiamo lottato e incamerato successi. Bisogna saper leggere entrambi gli aspetti”.
L’allenatore analizza il match di Urbino: “Prestazioni così in trasferta ci sono capitate altre volte. Abbiamo avuto la palla per chiudere il terzo set, non ci siamo riusciti, abbiamo portato via 2 punti e ci accontentiamo, seppur con rammarico. Certo, i punticini lasciati qua e là cominciano ad essere troppi, confrontandoli con la capacità della squadra e il ritmo tenuto in determinate occasioni contro avversarie quotate e dirette concorrenti. Rispetto al solito abbiamo mostrato meno sicurezza in certi frangenti e meno capacità di prenderci dei rischi da squadra matura e concreta. Siamo stati talvolta attendisti e timorosi e, soprattutto in trasferta, questo atteggiamento si paga”.
Può l’andamento del primo set essersi ripercosso sul resto della partita? “Non credo – risponde il coach – anche se era da tempo che non ci capitava di iniziare così male. Però abbiamo incamerato il secondo set rimanendo più attaccati alla gara. Nel terzo abbiamo tenuto il pallino del gioco, ma abbiamo commesso errori sul finale e non siamo riusciti a finalizzare due set-ball contro una squadra aggressiva. Nel quarto set sono aumentate adrenalina e attenzione. Nel tie-break loro hanno regalato qualcosa, un normale calo dopo i rischi che si sono prese, e noi abbiamo messo quella determinazione che magari prima era mancata”.
Evelyn Marinelli a caldo è dispiaciuta per il punto perso, ma riconosce che la prova corale ha lasciato un po’ a desiderare e cerca di accontentarsi: “Può capitare e Urbino è un campo difficile. Però noi dovevamo farci bastare il primo set, al limite, come ambientamento e invece anche in seguito abbiamo faticato troppo con atteggiamento sbagliato e poca convinzione. Non siamo riuscite a sfruttare al meglio certe situazioni; abbiamo impiegato molto tempo ad adattarci al loro gioco, per esempio le bande basse giocano sulle mani e attaccano fuori tempo. Non si dovrebbe cominciare pensando di doverci adattare al loro gioco, tuttavia in trasferta è sempre difficile, oltretutto contro squadre che ci mettono l’anima e schiacciano a occhi chiusi senza nulla da perdere. Bisogna comunque riconoscere che Urbino ha giocato una buona partita. Ci voleva maggiore determinazione. Portiamoci a casa i 2 punti, poteva andare peggio non giocando bene. Dispiace lasciare punti in giro, anche perché giocheremo fuori casa contro squadre più forti e in queste gare bisognerebbe saper trovare da subito il nostro equilibrio in campo. Ci ragioneremo sopra. Peccato. Quando andiamo sotto, ci facciamo prendere dalla foga perdendo lucidità ed è un errore”. Chi vi ha messo più in difficoltà? “Silva – risponde il libero – ha giocato una gran partita; non è tanto alta, ma salta, ha un bel braccio, non ci siamo adattate alle sue caratteristiche e a muro non riuscivamo a prenderle il tempo”.