All Fin Volta Mantovana: Zanichelli, Marinelli e Conti non si accontentano del punto preso a Castellana
Autore: Lega Volley Femminile
20 Dicembre 2006


Fra All Fin e Castellana Grotte si è giocato l’unico tie-break della giornata. Per le voltesi si tratta della seconda sconfitta in due gare che si protraggono al quinto set, per le pugliesi della seconda vittoria su tre. La Florens ha agganciato il Volta a quota 8 punti.
Un match dai due volti per l’All Fin e la seconda versione è stata costellata di errori e cali di tensione. L’efficienza in attacco è diminuita, mentre sul fronte pugliese gli errori avvenivano col contagocce. Il Volta ha chiuso con il 69% in ricezione e il 42% in attacco.
Davide Zanichelli stava già assaporando la vittoria piena e ovviamente con un solo punto incamerato si sente le tasche vuote: “Quando vinci 2-0 e costringi l’altra squadra a cambiare due titolari perché non entrano in partita, chiaramente sono punti persi. Avevamo il match in pugno. Sono partite che ogni tanto capitano, dovute ad una somma di aspetti: non avevamo nelle gambe cinque set, gli allenamenti non a pieno regime, gli infortuni. La partita si è girata all’improvviso e siamo andati al tie-break, che anche questa volta non abbiamo gestito al meglio. Nei primi due set –racconta l’allenatore- abbiamo giocato come ci eravamo preparati, insistendo sui loro punti deboli. Loro hanno commesso qualche errore. Noi abbiamo avuto buone percentuali in attacco ed eravamo composti. Il primo set è andato via abbastanza liscio. Il secondo è stato caratterizzato da un po’ di nervosismo: sbagliavamo sia noi che loro e alla fine l’abbiamo spuntata noi grazie a un break. Il terzo è partito sulla falsariga, poi abbiamo commesso degli errori che ci hanno frenato e sul 16 pari abbiamo subìto un break che ci ha tagliato le gambe e dal quale non ci siamo più ripresi. Capirne il motivo è difficile. Nel complesso l’attacco è stato buono, anche se in certi momenti l’efficienza era bassa. Abbiamo giocato molto di più al centro e con efficacia: la Rossi ha fatto 15 punti. La ricezione non è andata male, diciamo sui nostri livelli. Gli aspetti negativi arrivano tutti dal terzo set in avanti. Nel tie-break perso 15-12, psicologicamente erano purtroppo in vantaggio loro. Noi non ci abbiamo creduto su un paio di difese e poi abbiamo fatto due errori pagandoli tantissimo”.
Evelyn Marinelli accoglie male il punto: “Siamo state delle 'pirlone', la partita poteva avere totalmente un’altra piega. Dovevamo essere più determinate e non lo siamo state. Almeno 2 punti avremmo dovuto portarli a casa. No, non mi godo il punto. A metà del terzo set abbiamo fatto 5-6 errori di fila regalando di tutto. Verrebbe da dire pazienza, ma pazienza mica tanto. C’è da lavorare. Molto brave nei primi due set. Poi siamo calate, abbiamo fatto fatica a leggere la partita e non ci siamo mostrate lucide nelle scelte da fare, soprattutto in contrattacco. Poca convinzione. Loro hanno cominciato a giocare bene con le centrali e Zanotti non l’abbiamo mai fermata. A muro siamo state altalenanti e non abbiamo difeso bene come nei primi due set. In attacco ci sono state superiori e quando l’altra squadra gioca e tu no, il risultato è questo. Disorientate dai loro cambi? Non credo –risponde il libero- o forse sì a livello di meccanismi di squadra, ma non abbiamo perso per i loro cambi. Non siamo riuscite ad adattarci, però con tutti gli errori che abbiamo commesso tendo di più a guardare cosa è successo nel nostro campo, ovvero che abbiamo regalato tantissimo e poi non siamo riuscite a recuperare”.
Alessia Conti fatica a pensare che la classifica si è mossa lo stesso: “Secondo me non è un punto guadagnato, sono 2 punti persi. A livello di grinta e voglia di lottare stavolta c’eravamo. Ovviamente, quando ti trovi nel quarto set a perdere 23-14, l’intensità cala. La sconfitta è un demerito nostro –punge la schiacciatrice- Loro, per carità, sono brave, ma noi avevamo in pugno l’incontro. Dal terzo set in poi siamo partite male e abbiamo sbagliato troppo. Potevamo chiudere la gara 3-0, invece forse eravamo troppo sicure di noi stesse dopo i primi due set, dove avevamo giocato in modo perfetto come impostazione dell’attacco e in battuta. Poi abbiamo cominciato a battere male e a sbagliare molto. In seguito non siamo state in gardo di fermare un’attaccante e di riprendere in mano la situazione. Nel terzo ci siamo fatte rimontare e il quarto è stato un delirio. Abbiamo sbagliato le cose più semplici. Nel tie-break, si sa, sbagli una palla in più delle altre e lo perdi. Siamo state sotto quasi da subito, poi ce la siamo giocata, ma sempre indietro di almeno un punto. Cercavamo di rimontare ma non ci siamo mai imposte nel gioco; è stato così dopo il secondo set. Abbiamo sempre subìto il loro gioco. Non è stato un calo fisico, almeno per me. Magari è vero che avevamo Callegaro che non avrebbe dovuto giocare e non era al meglio. Può succedere che si perda brillantezza quando si scende in campo con poco lavoro nella gambe, ma lei è stata bravissima. Nel tie-break abbiamo reagito, però troppo tardi. Abbiamo calato un po’ la battuta, ci siamo fatte prendere dalla paura di sbagliare perdendo efficacia. Loro con palla facile hanno fatto al meglio il loro gioco”.


 

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