“Oggi è un giorno speciale per me, non perché giocherò per un grande club quale è l’Asystel, ma perché torno a casa, torno a Novara!”. Radiosa, Gilda Lombardo, di ruolo schiacciatrice, commenta il fresco accordo con il club che l’ha cresciuta e lanciata nell’Olimpo del volley. Con la maglia Asystel, Gilda è partita dalla serie B1 nel 2005-2006, anno in cui ha collezionato anche le prime presenze con la serie A1, alla tenerissima età di 16 anni. Dopo aver guidato da capitana la squadra Under 18 al titolo in Girl League e la B1 a tre salvezze consecutive, nel 2008-2009 ha vestito la divisa della prima squadra, vincendo la Coppa Cev in casa. Nell’ultima stagione ha giocato in prestito presso Volta Mantovana, in A2.
“Sono nata a Catania – prosegue Gilda – ma sono arrivata a Novara che avevo quindici anni e proprio con la maglia Asystel ho percorso il mio cammino di crescita sportiva e umana, quindi per me Novara non è un club come gli altri e non lo sarà mai. Quando lo scorso anno ho deciso di scendere di categoria per giocare, l’ho fatto con un solo obiettivo mai nascosto: crescere per poter tornare più forte di prima. Il mio obiettivo non è mai stato tornare in A1, il mio obiettivo era tornare in A1 con la maglia Asystel, quella maglia che ho imparato a sentire mia”.
“Non ho paure, né timori, so che troverò una realtà che conosco già, persone che mi hanno sempre fatto sentire l’affetto e il supporto necessari per crescere nel modo migliore. Diciamo che il progetto che la società ha voluto promuovere, ha accelerato il mio ritorno, ma questo significa anche che la strada da percorrere per me è ancora lunga e tutt’altro che semplice. Io però sono serena, so quel che voglio e so che dovrò sudare per ritagliarmi i miei spazi, ma questo non mi ha mai fatto paura. D’altra parte, il progetto è a lungo termine e il mio obiettivo è crescere assieme a questa squadra”.
Guarda al futuro Gilda, più determinata che mai: “Ho voglia di far bene, spero che riusciremo a far dimenticare a società e tifosi la brutta stagione passata, stagione che, seppure fossi lontana, ha lasciato molto triste anche me, visto l’affetto che ho per questo club. Penso che dovremo esser capaci a ricostruire quanto abbiamo fatto due anni fa, per ricreare un ambiente che coinvolga i tifosi e che ci permetta di rendere al meglio. Dovremo essere animate solo dalla nostra passione: dovremo trovare il piacere di andare in palestra, lavorare non perché siamo obbligate da contratto ma perché vorremo dimostrare il nostro valore. Il gruppo è giovane? Ok, patiremo l’inesperienza, ma vedrete che la nostra fame sarà più forte di ogni possibile inconveniente”.
Riguardo gli obiettivi, Gilda non si pone limiti e pensa a lungo termine: “La prospettiva di una squadra così giovane è davvero affascinante. Penso che d’altra parte la storia Asystel sia partita in questo modo, quasi dieci anni fa, e forse è davvero la strada giusta per scrivere un nuovo inizio, che speriamo possa portare presto la squadra a quei livelli mantenuti in tutti questi anni. È una sfida per noi atlete, ma anche per la società che ha deciso di investire su di noi. Così, dovremo lavorare per vincere la sfida per noi e per chi ha creduto in noi offrendoci quest’occasione. Forse in partenza sarà difficile, ma sono convinta che con passione e sacrificio riusciremo a superare i problemi”.
Un messaggio Gilda lo dedica ai tifosi: “Sono felice di ritrovare queste persone che anche l’anno scorso che non ero a Novara, non hanno mai smesso di farmi sentire il loro affetto e lo straordinario calore con cui sanno sostenere le proprie beniamine. Io da parte mia conto di ripagarli con il massimo impegno in ogni allenamento e partita. Il cuore è e sarà sempre il mio motore”.
Con l’accordo sottoscritto nelle ultime ore con Lombardo, salgono a 10 le Asystelle a disposizione di Gianni Caprara. Curiosità: con Gilda, sono ben 5 le atlete della prima squadra provenienti dal vivaio Asystel.