Asystel Volley Novara: festa grande per la conquista della CEV Cup
Autore: Lega Volley Femminile
16 Marzo 2009

ASYSTEL NOVARA – URALOCHKA EKATERINBURG 3-0 (25-18, 25-21, 25-13)

ASYSTEL NOVARA : Osmokrovic 14, Anzanello 8, Paggi 14, Cardullo (L), Barcellini 12, Kozuch 16, Lombardo, Bechis, Scarabelli, Zardo, Feng 2. Non entrati Rosso. All. Pedullà Luciano.

URALOCHKA NTMK EKATERINBURG (W: Sennikova (L), Maryukhnich 4, Sheshenina, Pasynkova 7, Duskryadchenko 2, Beloborodova 1, Gomez Carabali 12, Rusakova 11, Matiasovska. Non entrati Vasilevskaya. All. Karpol Nikolay.

C’è il “sold-out” allo Sporting Palace di Novara, per la prima volta e in corrispondenza del più grande evento sportivo mai ospitato dalla città piemontese. C’è il sold out e l’Asystel vuole fare festa ripartendo da quella Coppa Cev, primo trofeo conquistato dal sodalizio piemontese, nell’ormai lontano 2003.

Ma andiamo con ordine, partendo dai sestetti: Novara schiera Kozuch opposta a Feng, Anzanello e Paggi centrali, Osmokrovic e Barcellini in banda e Cardullo libero.

Mister Karpol schiera il suo Uralochka con Pasynkova opposta a Sheshenina (ma coinvolta nella ricezione), Gomez e Rusakova laterali, Beloborodova e Duskryadchenko centrali con Sennikova libero.

L’avvio di partita è al tempo stesso vibrante (ogni punto delle asystelle scatena il boato degli oltre 3500 presenti) e teso per Novara, che sotto i colpi di Gomez si trova subito a dover inseguire 2-7. Paggi reclama la palla e toglie il servizio alle russe in fast, Kozuch completa l’opera con un filotto prolifico che vale il 6-7. Novara è rientrata mentre Karpol comincia il suo personalissimo show sulla panchina russa, ma dopo l’ace di Pasynkova (6-9) è assolo novarese: tripletta di Barcellini ed è sorpasso. Novara gioca adesso con tranquillità e costruisce a muro la sua fuga, 16-13 al secondo tempo tecnico. Paggi scatenata a muro e Novara vola, 21-15, mentre Pedullà da spazio anche a Bechis e Lombardo e il set si chiude con due errori delle russe.

Nel secondo set è il turno in battuta di Maryukhnich a portare avanti le ospiti al primo tempo tecnico 4-8, ma quando Feng si inventa una magia a una mano per Paggi, Novara strappa il servizio e accorcia con la solita Barcellini 7-9. Feng si esalta anche in difesa, Osmokrovic non perdona e Anzanello men che mai: è parità ai 10. Kozuch mette la freccia e Novara prova l’allungo che arriva con la “sette” di Anzanello per il 16-14. Feng in battuta fa il vuoto, l’arbitro fa di tutto per tenere in gioco le russe (20-18 dopo un tocco fantasma attribuito a Cardullo) ma ci pensa la capitana con una doppietta micidiale che vale il 24-20 (ace), mentre Pedullà lancia nella mischia anche Scarabelli. Si chiude, dopo un’altra svista arbitrale su attacco di Barcellini, con l’invasione delle russe.

Senza storia il terzo set: Novara scappa via subito (8-3 al primo tempo tecnico, Osmokrovic mattatrice) e non lascia rientrare le avversarie. Il primo tempo di Anzanello vale già il 16-9, ancora il muro della capitana avvicina a grandi passi il traguardo (20-12). Kozuch in battuta è devastante e conquista il match ball con un ace, 24-12. Osmokrovic reclama il pallone e Feng l’accontenta: come un cerino accostato a una carica di dinamite, il bolide della capitana fa deflagrare la gioia dello Sporting Palace, che stringe nel calore del proprio abbraccio l’impresa di Pedullà e delle sue fantastiche ragazze.

Novara torna sul trono europeo dopo i successi del 2003 (Coppa Cev) e 2006 (Top Teams Cup), ma il successo colto dalle asystelle oggi è più bello che mai perché arrivato di fronte al proprio pubblico, primo successo casalingo della storia novarese. Con un pizzico di nostalgia Novara riguarda oggi a quel suo primo alloro e a quelle persone che oggi come allora festeggiano la conquista della prestigiosa coppa europea. Da Paola Cardullo a Sara Anzanello, per arrivare fino a Laura Venturini, ieri capitano della formazione novarese e oggi impegnata attivamente come dirigente nell’organizzazione della manifestazione.

Non finisce però la festa a Novara, perché arrivano tre importantissimi premi individuali. La prima a essere premiata è Paola Paggi, con il titolo di miglior muro, poi arriva il turno di Feng (il cui cognome non a caso inizia con le stesse lettere con cui comincia la parola “fenomeno”) premiata come miglior palleggiatrice e infine, nella nuova deflagrazione dello Sporting Palace è il turno di Cristina Barcellini, insignita del riconoscimento più importante: MVP della manifestazione. Le compagne irrompono al centro del campo e sommergono Cristina con il loro abbraccio; attorno a loro è l’intero Sporting Palace che abbraccia la sua stella nascente e più speciale: Cristina è infatti novarese DOC.

A Novara è festa grande, ma è un giorno di festa per l’intera pallavolo nazionale, perché anche l’altra squadra italiana impegnata in una finale europea (anche lei in casa), Jesi, ha conquistato la propria coppa. Due su due per ora, e l’Italia continua a essere il centro mondiale del volley!

Di seguito la classifica finale e i premi individuali:

1- Asystel Volley Novara

2- Uralochka Ekaterinburg

3- Fenerbache Istanbul

4- Rote Raben Vilsbiburg

Miglior ricevitore Valeriya Korotenko (Istanbul)

Miglior servizio Maria Duskryiadchenko (Ekaterinburg)

Miglior alzatrice Feng Kun (Novara)

Miglior muro Paola Paggi (Novara)

Miglior schiacciatrice Katja Wuhler (Visbiburg)

Miglior marcatrice Seda Tokatlioglu (Istanbul)

MVP Cristina Barcellini (Novara)

Visualizza sponsor