La Bakery Piacenza è pronta per la sua seconda trasferta stagionale che la vedrà opposta, alle 18:00 di domenica alla Delta Informatica Trentino. Il punto conquistato con Club Italia nella gara casalinga della scorsa settimana ha spinto le ragazze di Pistola ad allenarsi ancor più duramente in palestra per provare a raggiungere il primo storico successo in serie A2. Non sarà semplice, anche perché le locali, che sin qui hanno disputato solo due partite, hanno sempre vinto, superando nei precedenti turni Soverato e Vicenza. Una squadra che l’allenatore conosce molto bene, perché proprio sulla panchina della Pallavolo Piacentina, l’ha affrontata diverse volte nel corso della passata stagione di B1. Al Sambapolis di Trento il tecnico si aspetta una gara all’ultimo pallone.
Quali le tue considerazioni dopo il ko con Club Italia?
Sapevamo che di fronte avevamo una squadra dalle enormi doti fisiche, sia in attacco che a muro. La chiave della partita è stata nei turni in battuta di Guerra, che hanno segnato i set in maniera decisiva. Non fa eccezione il quinto parziale, dove siamo stati avanti, ma ci siamo fatti rimontare. C’è sicuramente un po’ di rammarico per il fatto di non essere riusciti a gestire al meglio questa situazione, ma non posso rimproverare altro alle ragazze: abbiamo commesso pochi errori, cercando di restare sempre attaccati alla partita.
Due sconfitte al tie break, casualità oppure segnale su cui lavorare?
Nel primo caso al tiebreak l’avversario aveva qualcosa in più di noi ha chiuso la partita senza problemi , invece contro il Club Italia, eravamo convinti di potercela fare, ma il servizio delle ospiti ci ha creato non poche difficoltà. Un peccato perché i due punti sembravano alla nostra portata.
Pochi palloni al centro, scelta o necessità?
Non è una scelta. Nell’ultima partita Giuliodori ha fatto ottime percentuali; siamo mancati con Moretto nelle situazioni di attacco a 3: probabilmente le problematiche della ricezione non ci hanno consentito di sfruttare troppo Gaia. Detto questo è indubbio che dobbiamo crescere anche in questo per sfruttare a pieno il nostro potenziale.
A che punto sono Viganò e Gioia?
Viganò sta lentamente riprendendo. Non è ancora al 100%, anche se migliora giorno dopo giorno e contiamo di rivederla al pieno già a dicembre. Per Gioia i tempi di recupero sono più lunghi, perché ha tolto il gesso ed ha iniziato ora a camminare. Dovremo avere pazienza.
Che caratteristiche ha la Delta Informatica?
Loro hanno giocato solo due partite, ma hanno vinto sempre e su dei campi difficili. Hanno dimostrato di essere una squadra ben affiatata. Si conoscono molto bene perché in gran parte hanno conservato il collettivo che avevano in B1, ma hanno aggiunto diverse straniere di qualità che però si sono già inserite. Una formazione che ha una precisa identità di gioco. Per cui ci aspetta un’altra partita difficile e dovremo restare concentrate per tutto l’arco della gara.