Bakery Piacenza: Pistola “Ad Olbia dobbiamo imporre il nostro gioco”
Autore: Lega Volley Femminile
30 Marzo 2015

La pallavolo non si può spiegare in due parole. Ci sono spazi da coprire, altri che inevitabilmente saranno lasciati scoperti, prestazioni individuali e di squadra da valutare, situazioni di gioco da proporre o sconsigliare a seconda delle circostanze. Poi c’è l’aspetto mentale, che oltre ad essere il più importante è anche quello più complicato da trattare. Andrea Pistola deve analizzare tutti questi fattori, prendendo decisioni in pochi secondi per poi comunicarle alla squadra. Dietro al temperamento mite si nasconde un allenatore esperto che sa esattamente quello che vuole dalle sue giocatrici. Quando si è ritrovato in mano questa rosa, completamente nuova rispetto allo scorso anno, ha dovuto lavorare sodo per dare al gioco la sua impronta, alla formazione una sua identità.

Piacenza, comunque vada a finire il campionato, ora è più di un gruppo unito: la Bakery è stata una delle rivelazioni di questo torneo e non si è sottratta al ruolo di mina vagante, visti i punti strappati alle prime 5 della classe. Tutto questo , purtroppo, ora non conterà più, perché nel volley, come nella vita di tutti i giorni, gli esami non finiscono mai. Per arrivare all’obiettivo prefissato, ovvero la salvezza, e non vanificare tutto quello che è stato costruito fino a questo momento Do Carmo e compagne dovranno giocare le tre restanti gare come finali, perché questo sono per la matematica, trattandosi di scontri diretti.

Si comincia di martedì sera, ore 20:30, al Geopalace di Olbia. L’Entu è penultima ed ha assoluto bisogno di punti per continuare a sperare nei play out, le ospiti hanno bisogno di allungare per cercare di evitarli.
Il coach è pronto alla sfida che vale molto più dei 3 punti.

Dopo tanti exploit questa volta avrete i favori del pronostico. Come gestire la situazione?
A mio modo di vedere non abbiamo affatto i favori del pronostico: questo è uno scontro diretto e per di più lo giochiamo fuori casa. Questa è una partita dove non c’è niente di scontato: affronteremo una squadra che farà di tutto per metterci in crisi e per portare a casa punti. Mi aspetto una gara molto difficile.

Come vivete il fatto di aver costruito così tanto negli ultimi mesi, ma non essere ancora arrivati all’obiettivo finale?
Siamo alla fine di un percorso che all’inizio pareva quasi impossibile da concludere. Ora siamo agli ultimi passi. Da una parte c’è la voglia di arrivare in fondo, dall’altra anche la consapevolezza che le partite che ci aspettano da qui in avanti sono tutte determinanti: non ci sarà più tempo per recuperare eventuali errori.

Olbia ha assoluto bisogno di punti. Come impedire che la determinazione delle sarde prenda il sopravvento?
Continuando a fare quello che ci riesce dall’inizio del girone di ritorno: giocare bene a pallavolo. Se riusciremo ad esprimere il nostro gioco avremo molte più chance di contrastare la loro sete di vittoria. Al contrario se la metteremo sul piano mentale, rischiamo di incappare in brutte sorprese. Banalmente, dobbiamo fare una bella partita.

Dal punto di vista tecnico che partita deve fare Piacenza?
Dobbiamo fare molta attenzione al loro opposto, che è una giocatrice chiave per loro. Dobbiamo impedire alla loro palleggiatrice, che è molto estrosa, di giocare in situazioni troppo semplici perché è capace di mettere centrali e bande in condizioni buone per fare il punto.

Quali sono le situazioni di gioco più delicate in questo confronto?
Il loro gioco si sviluppa però prevalentemente su situazioni di palla alta: è lì che abbiamo lavorato prevalentemente, cercando di prevedere i colpi del opposto. Siamo pronti. Le ragazze stanno bene, ora mi attendo solamente una risposta sul campo.

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