Lega Volley Femminile
22/11/2024
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LeggiUscire dal pantano non è semplice. Specialmente quando mancano giocatrici fondamentali all’appello, come Caterina Gioia, ancora indisponibile, o come capitan Viganò, che scende in campo da diverse partite, ma sta lentamente recuperando la forma dopo l’infortunio che ne ha condizionato tutta la sua preparazione e la prima fase di campionato. Il tecnico Andrea Pistola non è uomo da resa: lui di situazioni come questa ne ha superate parecchie in carriera.
Sabato, alle 20:30, c’è una sfida fondamentale che vedrà le biancorosse ad Aversa di fronte al pubblico del Palabakery. La Pallavolo Piacentina è alla disperata ricerca della sua prima affermazione in serie A2, che porrebbe fine allo 0/4 dell’avvio di regular season e, soprattutto, consentirebbe alle locali un passo importante in classifica, visto che Aversa attualmente vanta solo due punti di vantaggio. Nulla è perduto, ma Piacenza deve cambiare rotta da subito, a cominciare dalla percentuale di realizzazione offensiva, come sottolinea l’allenatore.
Quali sono le tue contromisure per migliorare la realizzazione in attacco?
In settimana abbiamo lavorato molto su questo aspetto, sia a livello individuale che di squadra. Il nostro obiettivo è quello di creare un’alternativa alle situazioni di gioco che abbiamo già consolidato. Adesso speriamo di vedere i frutti e di riuscire a trovare dei riferimenti importanti in attacco per giocarcela alla pari con le altre formazioni.
In 3 delle 4 partite giocate Giuliodori (centrale) è risultata la più efficace. Un caso?
Sara per noi è molto importante: questa giocatrice è un valore aggiunto per la categoria. Chiaramente questa è una nota positiva da una parte, ma abbastanza negativa dall’altra: non possiamo aspettarci di vincere le partite solo con le centrali. Aspettiamo dei punti anche con le palle più scontate: è lì che dobbiamo crescere.
La squadra è demoralizzata dopo questo avvio senza successi?
Assolutamente no. Abbiamo analizzato i motivi delle sconfitte a freddo: non stiamo giocando male, dobbiamo concretizzare di più. Stiamo lavorando proprio per questo e speriamo di essere pronti al più presto. Sicuramente vincere farebbe bene al morale e ci darebbe quel pizzico di sicurezza per rischiare qualcosa in più. Purtroppo la situazione attualmente ci vede ancora senza vittorie, ma non dobbiamo abbatterci: è in casi come questo che si vede veramente se una squadra ha valore o meno. Io credo che la nostra ne abbia.
Cambi ha ricevuto la convocazione per la Nazionale Juniores. Per lei uno stimolo ulteriore?
Lei da diverso tempo fa parte del gruppo delle azzurrine. Il fatto che sia stata confermata ci fa piacere, perché potrà proseguire il suo percorso di alto livello. Mi auguro che possa fare altri passi in avanti che possano dare soddisfazione a lei come giocatrice, ed essere utili a tutta la nostra squadra.
Che caratteristiche tattiche ha Aversa?
Penso che questa sia la squadra più esperta del campionato: hanno un’età media molto alta ed un gruppo di giocatrici che hanno alle spalle come minimo 10 anni di A2 di alto livello, su tutte Drozina, Donà, Cvetanovic e Nardini. Una compagine che era stata costruita traguardi più ambiziosi dei nostri, ma a noi questo non deve interessare: vogliamo solamente muovere la classifica e recuperare posizioni quanto prima.