Banca di Forlì: sempre vicina alla titolata Busto Arsizio. L’appuntamento con la vittoria, però, è ancora rinviato
Autore: Lega Volley Femminile
27 Ottobre 2013

La seconda giornata della Master Group Volley Cup per la Banca di Forlì è l’occasione di abbracciare la città e tutti gli appassionati di volley. Il Villa Romiti si tinge di rosa e diventa più bello e accogliente con gli allestimenti prodotti dalla società del presidente Camorani. In 800 rispondono presente, un buon dato di partenza.

E’ il giorno del ritorno in campo di Carmen Turlea. La schiacciatrice rumena dimostra subito la sua classe, diventando immediatamente leader dell’attacco forlivese. L’ingresso della fortissima opposta stravolge l’assetto tattico della squadra, più votato all’attacco con la presenza in campo anche di Marja Petrovikj, schierata eccezionalmente in diagonale con la schiacciatrice ricevitrice.

Il sestetto disegnato da Biagio Marone vede Pincerato in regia, Turlea opposta, Paggi e Lamprinidou centrali, Ventura e Petrovikj schiacciatrici, con Zardo nel ruolo di libero.

Primo set all’arrembaggio per la Banca di Forlì che sfrutta da subito la potenza di Turlea e gli attacchi n velocità di Paola Paggi (a fine partita la centrale di Ivrea trapiantata a Cervia potrà vantare un cristallino 71% in attacco). Dall’altra parte della rete Busto Arsizio lascia spago all’entusiasmo degli spettatori iniziando bassa di giri. Forlì prende il largo, mettendo tra sé e le avversarie quattro lunghezze di vantaggio.

Sul 16-12, Busto Arsizio reagisce con veemenza. Ilaria Garzaro fa crescere la propria formazione a suon di muri e primi tempi. L’ex Leonardi si trasforma nella solita saetta gialla, un’aspirapolvere che consente a Busto Arsizio di conquistarsi preziosi palloni di contrattacco. Un punto alla volta le lombarde conquistano la parità e con gli attacchi di Buijs mettono il loro sigillo sul primo parziale (21-25).

Marone conferma lo stesso starting six nel secondo parziale. L’avvio è equilibrato con le due squadre che si scambiano break di due punti. L’allungo decisivo lo piazza ancora una volta la Yamamay con il servizio. Marcon e Garzaro trovano i varchi per pungere la ricezione forlivese (16-19). Arrighetti e Bianchini premono ancora sull’acceleratore. A frenare la corsa delle ospiti ci pensa la Turlea ma il gap ormai non è più ricucibile (21-25).

Tutto da dimenticare l’avvio del terzo set. Busto Arsizio parte a mille sospinta dagli ace di Marika Bianchini. La Banca di Forlì si disunisce, le facce cambiano e Marone pesca dalla panchina le carte per provare a cambiare il trend del set. Dentro Roani e Guatelli per cercare più equilibrio in ricezione e difesa e qualche colpo con un pizzico di grinta maggiore.
Le squadre si riavvicinano ancora sul finale quando Busto sente già profumo del primo 3-0 stagionale nel campionato italiano e la Banca di Forlì ritrova il proprio orgoglio.

Il set finisce quasi come gli altri, 25-20, e la sensazione che questa Banca di Forlì può, dandosi il tempo di inserire tutte le proprie pedine (Pincerato e Turlea su tutte) nello scacchiere, trovare presto la prima vittoria.

LE DICHIARAZIONI.
Carolina Zardo: “Il nuovo assetto è stato provato alla fine della settimana e quindi abbiamo avuto pochi allenamenti. Per me non è un problema, sono costretta a prendere più responsabilità e questo mi piace. Marija è coinvolta poco nella ricezione, io e l’altro ricettore cerchiamo di coprirla il più possibile ma quando è stata chiamata in causa lo ha fatto con efficacia. Ci lavoreremo ancora tanto per limitare i conflitti ma soprattutto per renderla più libera di attaccare anche da seconda linea. Usciamo da questa seconda partita con tanti rammarichi perché essere,tranne l’ultimo set, sempre punto a punto con squadre di alta fascia come Piacenza e Busto, sfiorare la vittoria e non raggiungerla rende il ritorno a casa più amaro. Eravamo molto cariche per il nostro esordio, per poter presentarci al nostro pubblico e far vedere che siamo una squadra che lotta su ogni pallone. Abbiamo concesso loro il lusso di giocare con palla in mano e non siamo più riuscite a contenerle. Dobbiamo lavorare tanto sul muro difesa. L’allenatore crede molto in questo fondamentale e dobbiamo iniziare a raccogliere un po’ di più”.

Biagio Marone: “Riusciamo ad essere incisivi per una parte della gara ma abbiamo un brusco calo a metà nei parziali. Adesso dobbiamo lavorare sull’inserimento di Turlea che ha già fatto vedere il suo grande apporto. Sappiamo che, con la condizione e la confidenza con il campo, saprà darci ancora di più. Nel primo set ho visto il gioco che vorrei dalla mia squadra. Il calo che palesiamo a metà set, e su cui lavoreremo, non è né un problema di testa, né fisico, ma forse legato alla gestione della pressione. Voglio rivedere la partita, guardando anche le facce delle mie giocatrici. Questa partita, nei numeri, mostra una crescita della squadra in tutti i fondamentali rispetto alla prima con Piacenza e questo mi dimostra che siamo in evoluzione.”

BANCA DI FORLI’ – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 0-3 (21-25; 21-25; 20-25)
BANCA DI FORLI’: Paggi 12, Pincerato 3, Petrovikj 5, Lamprinidou 3, Turlea 13, Ventura 2, Zardo (L). Guatelli 2, Piolanti, Roani 2 4. N.E. Arrechea, Coriani, Rosso. All. Marone
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Marcon, Garzaro, Bianchini, Buijs, Arrighetti, Wolosz, Leonardi (L). Spirito, Ortolani. N.E. Degradi, Michel, Petrucci. All. Parisi
Note – Durata set: 25’, ’24, ’26. Durata totale 1h 15m
Banca di Forlì: muri 6, battute sbagliate 5, errori punto 9, ricezione pos 64%, perf 24, attacco 40%
Unendo Yamamay Busto Arsizio: muri 10, ace 5, battute sbagliate 7, errori punto 16, ricezione pos 73%, perf.42%, attacco 50%
Spettatori 800

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