Banca Reale Yoyogurt Giaveno: la guerriera trevigiana, Melissa Donà
Autore: Lega Volley Femminile
3 Settembre 2012

Adrenalina, motivazioni e voglia di conquistare il PalaRealeMutua di Giaveno: attraverso questi ingredienti è iniziata la nuova avventura professionale della “guerriera” Melissa Donà, ex schiacciatrice del Matera, alla sua prima stagione alla corte di coach Bruno Napolitano.

Melissa, un bilancio di questa prima fase di lavoro giavenese.
“Stiamo lavorando davvero tanto e bene, è fondamentale in questa fase di preparazione caricare fisicamente in vista dei primi impegni. Queste fatiche si riveleranno salutari in prossimità dell’inizio e della Coppa Italia e del campionato”.

Che idea ti sei fatta di questo gruppo di lavoro?
“La squadra è formata solamente da persone motivate a far bene. Non ci sono le cosiddette prime donne, ogni atleta è munita di motivazioni diverse, ma tutte combaciano verso un unico fine: il bene del Giaveno. Basti pensare, per esempio, ad Elisa Togut. Tutti sappiamo cosa rappresenti per il mondo dell’intera pallavolo e, proprio lei, è un lampante esempio di umiltà e professionalità. Ripeto, il gruppo è davvero ottimo”.

Hai voluto fortemente sposare la causa del Giaveno, cosa stai provando in questi giorni?
“Sì, è vero, più volte sono stata associata a questa società e poi non s’è concretizzato nulla. Ma questa volta è andata diversamente; appena mi è stata illustrata l’opportunità di questo progetto, beh, non ho avuto dubbi. Non avrei potuto scegliere di meglio; sono davvero molto felice e soddisfatta”.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza di Matera?
“Tre stagioni bellissime. Hanno creduto fortemente nelle mie qualità pallavolistiche e, soprattutto, nella mia persona, acquistandomi in un periodo certamente complesso, ovvero quando ero infortunata. Ci siamo tolti la grande soddisfazione di andare in A2 vincendo il campionato. Il pubblico è sempre stato fantastico, mi hanno sempre sostenuta, facendomi sentire importante. Purtroppo, però, l’ultimo anno è stato caratterizzato da varie problematiche. Ma non me la sono sentita di lasciare la nave che affondava, di quella squadra ero la capitana e, proprio per questo motivo, fino alla fine ho onorato la casacca lucana”.

Dove potrà arrivare questa compagine?
“Questa squadra ha tutte le qualità per diventare la mina vagante del campionato. Con la giusta umiltà potremo dire la nostra. La dirigenza ha allestito una rosa competitiva, ma noi dovremo essere brave a compattarci in ogni situazione. Il concetto del gruppo è fondamentale, anzi, si può tranquillamente dire che è la base primaria per un team”.

Obiettivi personali stagionali?
“Sono venuta per mettermi a completa disposizione della squadra e, nello specifico, del coach. Se gioco bene, altrimenti spazio a chi più meritevole. Il bene della squadra viene prima di tutto e, chiunque scenderà in campo, darà il massimo per questi colori”.

Ma com’è Melissa fuori dal campo?
“Melissa è maturata con il tempo. Una volta, complice ovviamente l’età, ero più incosciente, più ragazzina. Adesso sono maturata, ho un cane che per me è come un figlio, mi ritengo una persona socievole e non disdegno la tranquillità. Senza contare che nutro anche una grande passione nei confronti della Wii (sorride, ndr)”.

Un messaggio per i tuoi nuovi tifosi.
“Spero di poterli conquistare e che imparino ad amarmi. Sono una giocatrice a cui piace il pubblico caldo, anzi, oserei dire che mi esalta proprio. Ci attende un’annata colma di emozioni, non vedo l’ora iniziare a provarle”.

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