Csi Clai Imola
22/12/2024
COSTA VOLPINO ESPUGNA IL PALARUGGI E ROVINA IL NATALE DELLA...
Campionato nazionale di serie A2 femminile Tigotà, girone A, dodicesima giornata Clai Imola Volley- CBL Costa Volpino 0-3 (26-28; 19-25; 23-25) I...
LeggiFenera Chieri ’76 al gran completo con quattro promettenti pallavoliste nate nel 2000: le palleggiatrici Sara Colombano e Gaia Dell’Amico, la centrale Eleonora Batte e il libero Paola Sandrone. Oltre a essere nell’organico dell’A2 faranno parte del secondo gruppo guidato da Marco Sinibaldi, vice di Luca Secchi: segnale chiaro e inequivocabile di quanto prima e seconda squadra lavoreranno in sinergia e a stretto contatto.
Delle quattro giocatrici la veterana è Paola Sandrone, di Riva presso Chieri: alla quarta stagione nel Chieri ’76, già in tantissime occasioni è stata aggregata alla prima squadra. Nell’ultima stagione Paoletta ha preso parte ai campionati Under 18 e di serie D insieme a Eleonora Batte, di Vinovo: cresciuta nell’InVolley, per lei sarà la seconda stagione in biancoblù.
Le due palleggiatrici sono entrambe volti nuovi per il Chieri ’76. La toscana Gaia Dell’Amico arriva dalla Carrarese dopo aver disputato un campionato in serie C con Orto Novo (La Spezia). Sara Colombano, di Cirié, nipote d’arte di Cinzia Perona, è reduce da tre campionati (uno in B2 e due in B1) a Busto Arsizio, con cui quest’anno ha raggiunto anche le finali nazionali Under 18; in precedenza aveva già giocato nell’InVolley.
«Abbiamo scelto di fare anche la serie C proprio per valorizzare queste ragazze e farle lavorare in modo più qualificato – spiega Max Gallo, direttore tecnico del Fenera Chieri ’76 e del consorzio In Alto col Chieri ’76 – Queste quattro giovani aggregate al gruppo della serie A saranno solo la punta del restante gruppo: oltre a loro ci saranno altre ragazze che verranno chiamate, a turno e per merito, a far parte del gruppo della serie A. La porta alla prima squadra è aperta. Crediamo che in quel gruppo ci siano giovani di valore: ci aspettiamo bei risultati di crescita tecnica e sportiva, con l’ambizione di crearci qualche giocatrice in casa e far sì che la serie C diventi un serbatoio per la prima squadra».