Beng Rovigo: parla il Presidente Monesi
Autore: Lega Volley Femminile
8 Dicembre 2015

Oggi, martedì 8 dicembre, la società, nelle figure del Presidente Monesi, il direttore sportivo Carraro, l’allenatore Simone, la vice allenatrice Ghisellini, le giocatrici e tutto lo staff, ha incontrato la stampa locale, per esprimere la posizione della società.

La conferenza è tenuta dal presidente Monesi. “Non è che se vedete poco me ed il vicepresidente, significa che ce ne stiamo disinteressando, inoltre non mi piace che ci sia un’idea attorno a Beng di pessimismo perché non è vero. La squadra che è qui presente è frutto di un progetto studiato l’estate scorsa basata su una serie di ragionamenti, non di improvvisazione. Le atlete sono state chiamate a Rovigo per fare un campionato di A2 ed è stato chiesto loro ed allo staff il massimo impegno”.

Dietro lo sforzo Beng ci sono sacrifici che meritano rispetto, da parte di chi scrive, di chi commenta, per chi allena e per tutto lo staff, il progetto pensato prima dell’estate aveva lo scopo di evitare personalismi, prosegue il Presidente: “La squadra, qui presente, è stata creata perché ci siamo stancanti di prime donne e abbiamo deciso di ripartire con un progetto diverso. Abbiamo detto più volte che sarebbe servita pazienza, il progetto non cambia, la squadra, l’allenatore, tutto lo staff non si discutono, decidere di rivoluzionare la squadra sarebbe un sintomo di incoerenza, poi se tra due-tre settimane si faranno ragionamenti di mercato, per ricreare gli aggiustamenti del caso, perché non vogliamo essere una squadra cuscinetto, sarà una valutazione che se faremo, sarà presa in completa armonia all’interno della società, sperando che da oggi in poi fino a fine campionato la squadra ci dimostri una reazione, ed allora sarà quella che arriva ad aprile-maggio.”

Rassicura il Presidente: “Beng è composta da persone serie che sono venute a Rovigo non certo in vacanza, probabilmente, qualcosa, visto le sette sconfitte, non sta funzionando, per cui a direttore sportivo, ad allenatore ed alla vice allenatrice spetterà il compito di capire cosa non funziona e la squadra deve dimostrare di essere venuta a Rovigo per combattere in tutte le partite.
I risultati che zoppicano servono per ripartire. La società e gli sponsor si aspettano il massimo impegno delle giocatrici, oltre, che il rispetto da parte dei commentatori ed il supporto da parte della stampa”.

Il presidente Antonio Monesi aggiunge parlando del progetto in rete: “Com’era stato fatto l’anno scorso non funzionava, per cui quest’anno abbiamo dovuto ripensare a qualcosa con più calma e con i mezzi a disposizione. Nonostante ciò Beng ha fatto le sue giovanili. Inoltre, non è che lo sport costi poco, il progetto in rete aveva un costo che non era possibile supportare: le giovanili devono avere un’economia attorno alla quale deve girare. Da quest’anno c’è il mini volley, per cui il progetto pensato è quello di permettere alle ragazzine del territorio di crescere e poi arrivare in prima squadra. Inoltre, l’anno scorso c’erano molte difficoltà di coordinamento e il progetto stesso aveva tolto un pezzo di identità a Beng, senza nulla togliere alle altre società, per cui quest’anno abbiamo ripreso in mano la situazione che era rimasta dallo scorso anno ed abbiamo ritenuto di non farlo quest’anno. Le priorità di quest’anno sono quelle avere le giovanili ed una prima squadra giovane con l’obiettivo di crescere.
Se non pensassimo che c’è la possibilità di vincere o fare un campionato onorevole, nè noi, nè gli sponsor lo farebbero. Vogliamo avere un’identità, i colori giallo-neri sono il sinonimo di Beng. Chi ci gioca deve esser fiero di giocare in Beng perché fa parte di un organizzazione la cui punta dell’iceberg è qui in Palazzetto”.

Alcune domande hanno cercato di capire dal Presidente Monesi se è prevista una discesa sul mercato di gennaio di Beng. Alla domanda sul mercato, è stato risposto che potrà essere una possibilità da valutare solo se si non arriveranno risultati soddisfacenti e in base alle necessità della squadra, in accordo con la società, il direttore sportivo e l’allenatore, ma nessuna delle giocatrici deve sentirsi “arrivata”.

Coach Simone, si mette per primo in discussione con l’intera squadra, ripensando all’inizio stagione adotterebbe qualche accorgimento diverso ma riferendosi al progetto dice che non è minimante in discussione. Inoltre, il dover pensare al mercato gli fa affermare: “Personalmente il mercato la riterrei una sconfitta personale, se dovesse succedere, ma credo non sia necessaria, non significa che un aggiustamento non faccia comodo, ma ritengo che questa squadra possa fare bene, così com’è. Le scelte fatte sono frutto di un ragionamento e personalmente è da anni che seguo queste giocatrici, alcune le ho viste nelle finali di under 16. Quindi quando le ho presentate alle Società, ho presento un’idea ben chiara e consapevole. Ora è necessario trovare il modo di ripartire, perché i primi due mesi hanno riportato buoni risultati di entusiasmo, tecnici e di gioco”.

Ripensando a cosa sta succedendo alla squadra il tecnico Simone: “Credo ci siamo intossicati da soli. Mi dispiace vedere che ci sono tante insicurezze all’interno ed anche fuori, sicuramente leggere alla quinta partita di campionato che è “scontro salvezza” non aiuta e non tiene presente le altre ventuno partite ancora da giocare. Noi ci siamo messi, da soli, la tensione del punteggio, in genere la classifica la guardo il girone di ritorno. Dobbiamo convincervi giocando che è un obiettivo possibile e al quale arriveremo”.

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