Beng Rovigo Volley comincia a scoprire le proprie carte. Dopo aver presentato Lulama Musti De Gannaro, questa volta annuncia due conferme: la centrale Roberta Brusegan e la già annunciata Laura Crepaldi.
Durante la presentazione che si è svolta nella Sala Specchi di Bellelli Engineering si è anche saputo che tra le quattro giocatrici non riconfermate c’è Daniela Nardini, il cui posto è stato preso da Lulama Musti De Gannaro.
«Oggi abbiamo il piacere di annunciare – dice Andrea Scanavacca- due confermatissime atlete, Roberta Brusegan e Laura Crepaldi, i cui nomi erano già stati fatti da coach Ferrari prima della fine del campionato, assieme ad altri». Scanavacca prosegue dicendo che le due atlete, appena chiesto loro di rimanere, non hanno avuto problemi nel confermare la loro presenza. «Per la società – continua Scanavacca – è un piacere, ed è una riconferma importantissima perché oltre dal punto di vista tecnico lo è anche a livello di spogliatoio, in quanto sono due ragazze che hanno contribuito con la loro esperienza, la loro attitudine e la voglia di mettersi a disposizione di questa nuova squadra. Da loro noi ci aspettiamo tanto ».
«Noi siamo onorate di queste riconferma – afferma Roberta Brusegan – io qui mi sono trovata molto bene a livello di società, di città e di tifosi, non ho avuto bisogno di pensarci sopra per accettare la proposta. Quest’anno gli obiettivi sono diversi, l’anno scorso abbiamo fatto un bel campionato, siamo arrivati play-off, quest’anno il minimo è proprio partire dai play-off. Sarà un bel campionato ».
«Anch’io – dice Laura Crepaldi – sono stata molto felice della riconferma, un po’ se vogliamo in maniera egoistica perché sono a casa, per me restare con la mia famiglia è importantissimo, ma anche ho avuto la fortuna di trovare una società che è ambiziosa. Non è così facile trovare società ambiziose e serie. Essere riconfermata per me è un piacere e poi in più quest’anno si sta allestendo una squadra competitiva e ci sono tutte le prospettive per fare bene. Sono veramente molto felice, io qui ho casa ed ho la squadra con cui posso coronare, forse, miei sogni e quindi sono molto felice.
«Siamo felici della riconferma – dice il presidente Monesi – di queste due atlete nuove, nel senso che si apre una nuova stagione e ci aspettiamo da loro che ci sia uno spirito rinnovato, uno spirito nuovo con cui affrontare la nuova stagione. Inoltre, abbiamo l’ambizione di potere immaginare che un’atleta giochi in Beng perché vuole giocare in Beng e non perché magari possa essere pagata più che in altre società». Monesi prosegue dicendo che è stato detto più volte che l’anno scorso si partiva in quest’epoca parlando di certi obiettivi mentre quest’anno ce ne sono di nuovi.
«Il campionato – dice ancora Monesi – che si presenterà sarà molto più difficile soprattutto punto di vista psicologico, molto più competitivo perché quest’anno si parla di retrocessioni, quindi psicologicamente c’è uno “spauracchio”. Ci sono dichiarazioni di altre società che si pongono obiettivi molto alti, volendo vincere subito tutto. Noi non facciamo dichiarazioni di questo tipo, però abbiamo comunque uno spirito nuovo. L’anno scorso tutto quello che è venuto in più “era grasso che cola” ora invece, dopo una stagione a tutti gli effetti ad alto livello, lo spirito nuovo è la consapevolezza che, con la loro riconferma, con l’atleta che è stata presentata e quelle che verranno, si possa ambire a disputare un campionato di altrettanto alto livello. Dico spirito nuovo perché dallo spirito, sotto sotto un po’ incosciente dell’anno scorso, ora è di consapevolezza di quanto sia difficile la A2 e di quanto, però, sia possibile dimostrare sul campo che Beng c’è e farà soffrire gli altri, e magari potrà anche vincere. Ambizione, determinazione e consapevolezza dei mezzi li abbiamo più o meno in testa, come l’idea di quello che può fare la squadra per la prossima stagione. Questo vuol dire che, toccando ferro e tendo le dita incrociate, possiamo stare un po’ più tranquilli, non stiamo parlando naturalmente di vincere il campionato che può dipendere da mille fattori.»