Biancoforno Santa Croce: a Soverato il quarto ko consecutivo
Autore: Lega Volley Femminile
17 Aprile 2011

Frigorcarni Soverato (Cz) – Biancoforno S.Croce 3-0
Soverato: Bottiglione 6, Scilì 1, Capuano 10, Bokan 10, Spaccarotella (L), Rubini 3, Peluso 3, Vanni 6, Tsekova 12, De Rosa 2. Ne. Rubini, Ballarini. All. Montemurro.
Biancoforno: Zanolla 0, Fidanzi (L), Giovannelli 1, Cosci 0, Percan 16, Castellano 0, Swiderek 4, Elli 4, Dos Santos 10, Secco 0, Stufi 6. All. Baraldi, vice Sassi.
Successione set: 25-23, 25-23, 25-20.
Arbitri: Andreoni Luca (Mi), Morgillo Davide (Na)

Quarta sconfitta consecutive per la Biancoforno Santa Croce che perde mestamente per 3-0 a Soverato sul parquet della Frigorcarni che cercava 1 punto per la salvezza e ne ha presi 3. La Biancoforno parte con Fidanzi nell’inconsueto ruolo di libero (assente in questa trasferta la titolare Puerari) e mister Baraldi prova tutte le atlete a disposizione, ma senza strappare nemmeno un set alle rivali.
I primi scambi sono all’insegna dell’equilibrio (6-5, 8-6, 11-10) , poi le calabresi allungano mettendo a segno un vantaggio di 5 punti(17-12), ridotto a – 2 (18-16) fino al pareggio (20-20) e al vantaggio toscano (21-23). Il punto successivo viene clamorosamente dato alle locali (22-23) che tornano in partita grazie ad un ulteriore regalo arbitrale. La gara si chiude 25-23.
L’affronto provoca una reazione d’orgoglio nelle biancorosse che nel secondo set sono incontenibili: 2-5, 7-13, 11-16, ma ancora una volta la parità è dietro l’angolo. La discontinuità delle ospiti unita alla determinazione delle calabresi, ribalta la situazione. Da 13-7 si passa, azione dopo azione, sul 19-20. Segue il pareggio (20-20) e il sorpasso delle locali (22-20) prontamente recuperate dalla Biancoforno (22-22) che sul 24-23 ha 5 occasioni per far punto, ma un muro su Zanolla chiude il set.
Nella frazione successiva si lotta ancora: 5-5, 7-8, poi la Frigorcarni guadagna 2 lunghezze (13-11) che conserva e che raddoppia (17-13), ma le toscane non mollano e si riportano vicino (19-17). Soverato stringe i denti e allunga (22-18) e chiude davanti alla rassegnazione delle santacrocesi.

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