Biancoforno Santa Croce: Federica Stufi racconta la sua sfida vincente contro la celiachia
Autore: Lega Volley Femminile
5 Maggio 2011

Quando si dice un “perfetto lavoro di squadra”. Da una parte la giocatrice di talento, la società sensibile e lo staff medico all’avanguardia del Prof Angelini.
Dall’altra parte della rete la celiachia, malattia che mina e debilita le potenzialità di qualunque persona, figuriamoci di una sportiva per giunta di livello professionistico.
Questa è’ la storia, a lieto fine, della centrale fiorentina Federica Stufi, 23 anni, che a Santa Croce ha trovato calore umano, competenza e fiducia per vincere la sua partita più importante, quella contro la celiachia, malattia mai veramente curata nei precedenti club della giovane giocatrice e che rischiava di porre la parola fine alla sua carriera tinta anche dell’azzurro della Nazionale. Federica parla a ruota libera con la sua solita travolgente simpatia e ci tiene davvero a ringraziare “la società Biancoforno Volley Santa Croce e lo staff medico del Professor Fabrizio Angelini. La prima mi è stata vicina e ha creduto in me, il secondo mi ha seguito a livello medico permettendomi di tornare a giocare”. Eh si perché il calvario di Federica inizia nel febbraio 2010 quando è centrale nella RebecchiLupi Piacenza, in A1. Federica scopre di essere celiaca, di essere intollerante al glutine e il suo fisico ne risente tanto da tenerla fuori dal campo di gioco per buona parte del girone di ritorno. Ma c’è di peggio. Federica presenta una forma rara di celiachia, lamenta dolori artritici e le sue articolazioni presentano dei rigonfiamenti. I suoi valori di transaminasi superano quota 430 quando, nella norma, devono essere intorno a 9. Le viene prescritta una regime alimentare ad hoc, ma i risultati sono altalenanti. “In pratica per 22 anni non sapevo che mi stavo inquinando con sostanze alle quali sono allergica – spiega Federica – e il mio corpo ne risentiva pesantemente”.
Finisce il campionato, Federica firma il contratto con la Biancoforno, ma nell’estate 2010 la giovane centrale continua a perdere peso e all’avvio della preparazione fisica del club non riesce a stare al passo con le compagne. Qui entra in gioco la società, “in primis Luca Berti che mi è stato vicino. Invece di optare per una rescissione del contratto, mi fa iniziare un percorso personalizzato per permettermi di tornare a giocare”.
Federica segue specifici allenamenti di potenziamento muscolare e si affida alle cure del professor Fabrizio Angelini – Endocrinologo, Nutrizionista dello Sport Juventus e Presidente nazionale SINSeB (Società Italiana Nutrizione, Sport e Benessere), e membro del Comitato Scientifico dell’International Society of Sport Nutrition(USA). Angelini, santacrocese doc, ha al suo fianco il Dott. Alessandro Bonuccelli, principale collaboratore in ambito nutrizionale e un qualificato staff che seguono l’iter di Federica. La Stufi viene sottoposta a visite, controlli, test, esami e inizia una dieta ad hoc coadiuvata da un’adeguata supllementazione ed integrazione studiata ad personam su Federica dallo stesso Angelini.

Il percorso è lungo, ci vuole tempo. La società non fa una piega: crede nelle potenzialità della giocatrice e la vuole nel suo organico. Dunque la Biancoforno ingaggia un’ulteriore centrale, Maria Luisa Elli, che arriva nell’ultima settimana di settembre. “Non finirò mai di ringraziare la società e lo staff medico del Prof. Angelini – dice Federica – grazie a loro sono rinata. Dover stare in tribuna per tutto il tempo della partita mi faceva stare male a livello personale. Volevo giocare e mi sono impegnata tutti questi mesi applicando scrupolosamente tutte le indicazioni che mi venivano date, seguendo la dieta e gli allenamenti specifici”. I risultati arrivano. Sono positivi, incoraggianti. Federica rimette su peso, muscoli, ne risente anche l’umore, Federica è raggiante. Poi nei primi giorni del 2011 la squadra partecipa al torneo Mimmo Fusco e Federica, dopo tanto tempo lontano dal parquet, rimette piede in campo. “E’ stata una gioia immensa, da li in poi sono rientrata a tutti gli effetti nel gruppo delle 12. Ho potuto tornare ad allenarmi regolarmente e a conquistarmi il posto da titolare in tutte le partite di campionato. Ora ogni volta che entro in palestra sono felice e do il massimo. E’ il mio modo per ringraziare la società, i fisioterapisti e l’equipe del professor Angelini, che sono stati eccezionali sotto il profilo professionale ed umano, sempre vicini e disponibili”. Federica è tutt’ora monitorata e 2 volte al mese si reca alla sezione endocrinologia nutrizione sport di Ecomedica a Empoli, sede dello studio del professor Angelini. “Beh la mia forma rara di artrite è un caso unico e dunque – scherza Federica – sono un interessante soggetto di studio per il professore”. A livello alimentare la Stufi non sente la mancanza di cibi “normali”. “Anzi i prodotti che utilizzo sono studiati appositamente per chi soffre di celiachia e sono ipercontrollati, dunque migliori. In trasferta mi porto la mia borsa frigo e posso mangiare ottimi piatti!”. Federica ci saluta ringraziando anche le sue splendide compagne di squadra. “Non mi hanno mai messa in disparte per questo problema, anzi, si sono interessate per capire cause e rimedi. La cosa più bella poi è quando andiamo a mangiare fuori tutte insieme: andiamo sempre in una pizzeria della zona dove servono ottime pizze, rigorosamente senza glutine, che posso gustare anche io”.

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