Brasile: scoppia la grana ‘business class’
Autore: Lega Volley Femminile
25 Agosto 2008

Tutto il mondo e’ paese. Nei giorni scorso le schermitrici italiane si erano lamentate del fatto che, di ritorno in aereo da Pechino, fossero state fatte accomodare in seconda classe, mentre i colleghi calciatori avessero usufruito della ben piu’ prestigiosa (e cara) business class. Il capo delegazione italiano Pagnozzi, aveva subito gettato acqua sul fuoco, precisando che ‘la differenza di trattamento non dipende dal Coni, quanto dalle singole federazioni. Se il calcio ha pagato il biglietto in business alla Nazionale di Casiraghi, noi non c’entriamo nulla’.

Stesso caso diplomatico sta accadendo in Brasile, con l’aggravante che la ‘rivalita” e’ tra le due Nazionali di volley. Le ragazze di Ze’ Roberto, forti dell’oro olimpico, hanno infatti voluto gridare al mondo, tramite la loro giocatrice piu’ rappresentativa ed esperta, Fofao (38 anni), la loro indignazione per il trattamento riservatogli dalla Federazione verde-oro. ‘Abbiamo vinto un oro e chiediamo piu’ rispetto – ha detto la giocatrice -. Questa medaglia deve far cambiare molte cose.’

La disputa? I maschi (che hanno perso la finale con gli Usa) hanno viaggiato in prima classe, le femmine no. A Giba e compagni era gia’ stato preventivato il premio in caso di medaglia, a Mari e colleghe no. Una differenza inspiegabile, che forse ha dato una spinta ancora maggiore alle fuoriclasse sudamericane per conquistare l’oro in Cina.

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