Venerdi’ al Palasavena di San Lazzaro (Bologna) scatta il weekend delle Final Eight della Coppa Italia Findomestic. Di fronte nel primo incontro dei quarti di finale, in programma alle ore 12.30, ci saranno Asystel Volley Novara e Yamamay Busto Arsizio. Una sfida tra due formazioni che si sono gia’ affrontate di recente in campionato. Il 16 marzo scorso a Novara le padrone di casa sono passate per 3-0, dopo il 3-1 strappato all’andata sul campo di Busto Arsizio.
Per la Yamamay di coach Carlo Parisi sara’ una sfida delicata, ma il tecnico e’ fiducioso in vista dell’appuntamento di venerdi’ nonostante nelle ultime quattro giornate Busto abbia racimolato una vittoria (sabato contro Forli’) e tre sconfitte. ‘Veniamo da una fase di campionato non proprio felice, anche in coincidenza di impegni molto difficili visto che abbiamo incontrato tutte le prime della classifica – ricorda Parisi – Pero’ devo dire che la squadra ha avuto, anche se solo per la partita di Forli’, un approccio importante: ha dimostrato che abbiamo gli stimoli giusti in vista di questo impegno e abbiamo voglia di far bene. Non ho dubbi sulle nostre motivazioni’.
Come si batte l’Asystel Novara, che in campionato non ha lasciato spazio a repliche nei confronti della Yamamay? ‘Contro di loro abbiamo fatto due buone partite, fino a un cero punto. Poi non siamo piu’ stati in grado di rendere come siamo in grado di fare. Questo sta alla base di tutto: bisogna giocare per quelle che sono le nostre potenzalita’, e ovviamente sfruttarle al massimo – sottolinea il tecnico – Dovremo avere la capacita’ di essere lucidi nei momenti importanti dei set. Pur riconoscendo la loro superiorita’ a livello di organico e pur non avendo racimolato punti, va detto che le abbiamo messe in difficolta”.
‘Sara’ un luogo comune ma e’ una partita secca, per loro e per noi. Queste sfide vanno affrontate per quello che sono: e’ la cosa piu’ importante da fare in queste circostanze’, prosegue Parisi, che commenta il format di queste Final Eight al Palasavena di San Lazzaro: ‘Noi dovremo giocare a mezzogiorno e mezzo; e’ meglio che giocare per ultimi. Forse si sarebbe potuto spalmare il programma su quattro giorni. Ma siamo stati senz’altro fortunati perche’ – se andremo avanti – avremo qualche ora in piu’ per recuperare’.