Cariparma SiGrade Parma: positivo il debutto del libero Elisa Martini contro Matera
Autore: Lega Volley Femminile
19 Aprile 2011

Ha atteso 25 partite di campionato e tanti mesi di allenamenti, ma alla fine i suoi sforzi sono stati premiati.
Elisa Martini, nella vittoria ottenuta dal Cariparma SiGrade con Matera, ha provato l’emozione di giocare per la prima volta in serie A.
A 18 anni, il libero parmigiano doc, ha esordito con la maglia della propria città e davanti al pubblico del PalaRaschi: una giornata che ricorderà certamente a lungo.
La giovane cresciuta nel vivaio del Cariparma SiGrade è stata prima chiamata in causa per alcuni scambi nel corso dei primi set; quando poi Gibertini è stata costretta ad uscire dal campo sul finire del quarto parziale, è stata proprio Elisa a indossare la maglia da libero. Un tie-break durante il quale la giovane parmigiana è riuscita anche a strappare gli applausi del PalaRaschi.

Queste le parole di Elisa Martini dopo l’esordio in serie A:
“Quando Bruno mi ha chiamato per entrare nel finale del primo set ho provato un’emozione grandissima; ammetto che le gambe mi tremavano. Sentire il pubblico del PalaRaschi che applaude al momento della nomina del proprio nome non è una cosa che capita tutti i giorni.
Esordire a diciotto anni nella proprio città è davvero bellissimo; devo ringraziare tutte le mie compagne e gli allenatori che mi hanno permesso di migliorare in questi anni.
Spero che possa essere un punto di inizio per la mia carriera; adesso però voglio solo godermi questo momento fantastico.
Mi dispiace per l’infortunio che è capitato a “Gibi” (Giulia Gibertini) nel finale del quarto set; a lei sono molto legata e devo dire che è anche per merito suo se sono riuscita a crescere in questi mesi. Posso dire che è sicuramente uno dei miei punti di riferimento più grandi.
Nel tie-break mi sono trovata bene, a mio agio e sono davvero soddisfatta, anche se devono essere gli altri a giudicarmi.
Quella che si sta per concludere è stata una stagione bellissima; non capita a tutti l’opportunità di allenarsi a fianco di giocatrici di così alto livello.
E’ normale avere sempre il desiderio di giocare, ma bisogna avere anche la consapevolezza dei propri limiti e difetti. Personalmente ho sempre creduto nell’allenatore e questo ha fatto in modo che niente mi pesasse, anzi, lo ringrazio per l’opportunità che mi ha dato facendomi esordire”.

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