Nella serata di ieri, 24 ottobre, la Honda Olivero Cuneo e la sua Academy Lab Travel hanno presenziato alla cerimonia di presentazione e sottoscrizione della Carta etica dello sport femminile. La cerimonia ha avuto luogo presso il Salone d’Onore del Municipio di Cuneo, grazie all’iniziativa del Soroptimist di Cuneo. La carta è stata elaborata lo scorso anno da Assist – Associazione Nazionale Atlete e sottoscritta da Soroptimist International Italia.
Il Comune di Cuneo ha deciso di aderire all’iniziativa nella giornata del 17 ottobre, dopo l’approvazione della Giunta su proposta dell’assessora Cristina Clerico. Gli obiettivi della Carta sono molteplici: abbattere i pregiudizi e gli stereotipi, promuovere l’attività sportiva che più si ama e prevenire abusi e molestie in ambito sportivo.
La sottoscrizione della Carta comporterà una sinergia tra federazioni, associazioni e società in modo da prevenire molestie e abusi, con l’obiettivo di creare un mondo più inclusivo.
La presentazione ha visto presenti oltre a Cristina Clerico, Adriana Macchi (Presidentessa del Soroptimist nazionale) collegata in video conferenza, Elena Cavallo (presidentessa del Soroptimist di Cuneo) e Silvana Martino prossima presidentessa del Soroptimist cuneese.
Diversi i punti di riflessione offerti dalla dotto.ssa Elena Bottasso che ha fornito alcuni dati inerenti al mondo sportivo femminile, elaborati dal Centro Studi della Fondazione CRC, così come l’approfondimento dalla storia all’attualità della presenza delle donne nel mondo dello sport, presentato dalla delegata provinciale del CONI la dott.ssa Claudia Martin.
Ospite d’eccezione, perché proprio nel mondo dello sport femminile cuneese rappresenta un’eccellenza, la Honda Olivero Cuneo e l’Academy Lab Travel, che vive quotidianamente il mondo “rosa” dello sport.
La presidentessa dell’Academy Barbara Pasqua, insieme alle giocatrici della prima squadra Rebecca Scialanca ed Alessia Bisegna, ad alcune componenti della squadra Under 16 ed alla responsabile organizzativa Chiara Frigerio, ha spiegato quanto la sua società stia pensando al futuro, con tanti progetti da realizzare proprio per facilitare il percorso per l’abbattimento di stereotipi e pregiudizi che condizionano il diritto di tutti, in special modo delle donne, a praticare sport e a farne una professione.