E’ arrivato a Modena da poche ore, ma con grande carica e voglia di fare il nuovo coach Marco Gaspari. Ieri i primi colloqui da tecnico bianconero con la società e con la squadra, poi una notte di studio e oggi l’inizio del lavoro sul campo. Tempi stretti per trovare una prima quadra della situazione, ma nessun timore e tanta voglia di iniziare a lavorare: “Sappiamo tutti che c’è poco tempo, ma questo non deve diventare motivo di scuse. La squadra è esperta e la cosa da far subito a mio avviso è partire da zero, quello che ho chiesto ieri alle ragazze nei colloqui è di cercare di ripartire facendo in maniera molto ordinata le cose semplici. Non è semplice perché la classifica del campionato non è buona, sei punti sono pochi, ma dobbiamo mettere in campo un po’ di orgoglio, amor proprio, sangue e cattiveria. Affrontiamo Monza che è una squadra ben organizzata, l’ho studiata ieri sera e per vincere credo sia fondamentale che tutto il roster dia il massimo perché da ora in poi ogni partita è una finale”.
Gaspari spiega poi in che modo cercherà di tirare fuori il massimo dalla propria squadra in poche ore: “Alcune giocatrici le conosco e sanno il mio metodo di lavoro, ma detto questo mi dovrò adattare velocemente a loro per questa settimana, poi inseriremo situazioni tecniche e tattiche migliorative se così possiamo dire. In una situazione del genere bisogna dar qualche cosa di diverso, una svolta per uscirne. Come detto il tempo è poco, ma faremo ciò che serve: una seduta video dove si analizza la parte tattica e per far bene il nostro lavoro dobbiamo essere molto concentrati sia in questa situazione che nell’allenamento di rifinitura in programma prima di partire per Monza”.
Infine il nuovo tecnico racconta quali vantaggi può portare il fatto che lui stesso conosca sostanzialmente metà del roster che già aveva a disposizione lo scorso anno: “Il vantaggio di conoscere mezza squadra è che conoscono il mio metodo lavoro come detto prima, per il resto conosco le altre giocatrici che non allenavo, sono di grandissimo valore e posso dire che ho visto una squadra dispiaciuta per i risultati, ma anche per la situazione legata a chi mi ha preceduto, Micelli, che non può essere discusso come allenatore, ma bisogna dare svolta. Ripartiamo da un sistema di gioco di squadra, non voglio che chi era con me lo scorso anno si senta in un modo e chi non lo era in un altro. Siamo parte di una squadra, siamo la Liu•Jo Nordmeccanica e per far bene bisogna essere tutti a disposizione, più ordinati e aggressivi possibile”.