Si avvicina sempre più il momento dell’esordio stagionale per la Trasporti Bressan Offanengo, che domenica 6 ottobre alle 17 al PalaCoim sfiderà l’Itas Trentino nella prima giornata del girone B di serie A2 femminile. L’ultimo test pre-campionato delle neroverdi sarà sabato 28 settembre alle 16,30 al PalaCoim contro l’Esperia Cremona, mentre nello scorso week end Martinelli e compagne hanno conquistato il secondo posto in casa nel Trofeo Pietro Bressan, vincendo 3-0 la semifinale contro Casalmaggiore e cedendo 2-0 nella finale contro Brescia.
Nell’occasione, indisponibile per un piccolo problema fisico, la centrale Chiara Salvatori ha osservato i match dalla panchina. Bolognese classe 2003 arrivata in estate dopo il biennio a San Giovanni in Marignano, la Salvatori fa il punto della situazione in casa Offanengo. “Era il primo appuntamento – spiega la giocatrice della Trasporti Bressan – per certi versi ufficiale, con pubblico, arbitri, un trofeo in palio e nel complesso un clima che si avvicina di più al campionato rispetto agli allenamenti congiunti. Siamo una squadra giovane, c’è intesa tra di noi e abbiamo approcciato bene alla manifestazione, poi ci sono ancora tante cose da sistemare e anche i momenti più difficili fanno vedere i dettagli da limare. Siamo tutte grandi lavoratici, c’è tanto impegno in palestra e questo è fondamentale per progredire come squadra”.
Quindi aggiunge. “Siamo a buon punto, abbiamo accumulato il ritmo gara e ora a mio avviso dobbiamo imparare a gestire i momenti-no; siamo ancora un po’ altalenanti, abbiamo forti momenti di picco dove giochiamo benissimo e poi magari si spegne la lampadina: dobbiamo trovare un po’ di continuità”.
Che squadra potrà essere Offanengo a pieno regime? “Una formazione ostica: facendo il nostro gioco potremo dare filo da torcere a tutti. In difesa stiamo lavorando tantissimo, siamo tutte giocatrici d’animo e che non mollano: muro-difesa potrà essere un’arma a nostro vantaggio. Abbiamo tanta voglia di iniziare il campionato e già siamo cariche per l’ultimo test proprio perché si avvicina sempre più l’esordio”.
Infine, un primo bilancio della sua esperienza. “A Offanengo si respira un ambiente molto bello, la prima parola che mi viene in mente per dipingerlo è famiglia: mi ricorda questo, persone sorridenti, serene, che si preoccupano di sapere come stai e se va tutto bene. Mi trovo molto bene con la società, lo staff e le compagne”.