Quella vinta domenica 1° aprile è la quinta Coppa Italia della Perugia che schiaccia e la sesta di Massimo Barbolini. In dieci stagioni, da quando il tecnico è sbarcato nel pianeta della
Pallavolo Sirio, sono arrivati anche una Coppa delle Coppe, due Coppe Cev, una Champions League, una Coppa di Lega e due Scudetti. Un palmares niente male. Ma vediamo di ripercorrere le tappe di questo splendido periodo.
Barbolini entra sulla scena della Pallavolo Sirio nell’estate del 1997.
La stagione 1997/1998 è un anno di transizione, l’arrivo del nuovo tecnico coincide con un profondo cambiamento dell’organico. Molte giovani di talento passano ad indossare la maglia biancorossa, a fare da chiocce ci sono la regista peruviana Carmen Pimentel e la centrale della Repubblica Ceca Marcela Ritschelova. Negli ottavi di finale dei play off lo scoglio Modena è troppo arduo.
La stagione 1998/1999 vede l’arrivo della schiacciatrice polacca Dorota Swieniewicz, e, più tardi, del trio cubano Taymaris Aguero, Regla Bell e Regla Torres. I risultati sono subito confortanti: la Sirio vince la Coppa Italia, superando in finale Reggio Calabria davanti al suo pubblico, ma dalle stesse calabresi viene eliminata nella semifinale scudetto.
La stagione 1999/2000 è quella della conquista europea, il rinforzo si chiama Mirka Francia, con lei va in bacheca la manifestazione continentale di Coppa delle Coppe. Sul fronte interno la Sirio viene battuta nella finale di Coppa Italia da Reggio Calabria, dalle stesse calabresi viene eliminata nella semifinale play-off.
La stagione 2000/2001 vede Perugia, al pari di tutte le altre squadre italiane, privata delle sue stelle caraibiche, si punta sull’esperienza con la coppia di centrali formata dalla kazaka Elena Chebukina e dalla tedesca Suzanne Lahme. Il sogno tricolore s’infrange ancora in semifinale con le calabresi.
La stagione 2001/2002, inizia con poche speranze, ma dopo alcuni mesi viene ingaggiata la regista russa Irina Kirillova che la rende ugualmente interessante, con il raggiungimento della semifinale scudetto, persa contro Bergamo.
La stagione 2002/2003 è quella che consegna Perugia alla storia della pallavolo femminile. Entrano a far parte della scuderia il martello russo Olga Potachova e la centrale veneta Simona Gioli. Il dream team Despar così congegnato conquista la Coppa Italia e lo Scudetto.
La stagione 2003/2004 porta in biancorosso la statunitense Nancy Metcalf con un preciso obiettivo, la Champions League. E’ una stagione caratterizzata dagli infortuni alle palleggiatrici e per l’epilogo della competizione europea torna in squadra Irina Kirillova. E’ la sfortuna senza fine a bloccare Swieniewicz e le umbre in finale contro Tenerife.
La stagione 2004/2005 chiede il riscatto, viene ingaggiato il tandem brasiliano formato dalla centrale Walewska Moreira e dalla regista Hélia Rogério (Fofão). La Sirio viene fermata da Bergamo nella finale di Supercoppa ma poi si prende la rivincita mettendo a segno lo slam: Coppa Italia, Coppa Cev e Scudetto.
La stagione 2005/2006 punta nuovamente al vertice continentale, l’operazione è perseguita con un ingaggio di lusso, quello rappresentato dall’opposta bulgara Antonina Zetova. A Cannes, in una magica notte di marzo, la Colussi iscrive il proprio nome nell’albo d’oro della massima rassegna per club e si ripete poi trionfando in Coppa di Lega.
La stagione 2006/2007 parte senza clamori, l’unico inserimento è quello della schiacciatrice napoletana Antonella Del Core. In campionato si procede tra alti e bassi ma nel momento decisivo Perugia centra l’accoppiata Coppa Cev e Coppa Italia.