Con Soverato la partita n. 250 del Fenera Chieri ’76. Ettore Guidetti: «Mi aspetto moltissimo»
Autore: Reale Mutua Fenera Chieri
21 Ottobre 2016

Un’intensa settimana di lavoro per girare pagina dopo la delusione del debutto con Brescia, e festeggiare nel migliore dei modi l’esordio di fronte al proprio pubblico. Un esordio che coincide con la partita ufficiale n. 250 nella storia del club.
Al Fenera Chieri ’76 la sconfitta della prima giornata è già storia remota: tutti i pensieri sono rivolti all’impegno col Volley Soverato che domenica 23 ottobre (ore 17) attende le biancoblù al PalaPininfarina di Santena.

Quello di domenica sarà il quarto confronto fra Chieri e Soverato. L’anno scorso capitan Serena e compagne centrarono un’esaltante vittoria piena in casa, per poi perdere con molto onore in trasferta sia nei quarti di Coppa Italia sia al ritorno in campionato.
Come Chieri, anche Soverato (che nella passata stagione ha conteso fino all’ultima giornata a Forlì la promozione diretta in A1) ha cambiato tantissimo: dalla guida tecnica affidata a Stefano Saja, a un sestetto rinnovato per sei settimi che comprende anche l’ex Costanza Manfredini e che domenica potrebbe contare sulla schiacciatrice francese Fedele, indisponibile nella prima giornata. Come Chieri, domenica scorsa Soverato ha steccato la prima perdendo in casa 1-3 da Legnano ed è in cerca di riscatto. Tanti motivi di interesse per una sfida che si preannuncia caldissima. Ne parliamo con il coach biancoblù Ettore Guidetti.

Ettore, si riparte dalla sconfitta con la Millenium Brescia. Cosa ti ha lasciato la partita?
«Un grande dispiacere. Non ci aspettavamo un esordio simile. Da un punto di vista emozionale abbiamo pagato parecchio. Sono venute meno sicurezze costruite nel precampionato, aver incontrato certe difficoltà ci ha un po’ bloccato mandandoci nel pallone. È stato sicuramente un problema di atteggiamento da un punto di vista mentale».
E da un punto di vista tecnico?
«Aver fatto male in ricezione e nel contrattacco ha giocato molto contro di noi. Con maggiore lucidità avremmo raccolto di più, variato di più i colpi, soprattutto avremmo gestito in un altro modo il contrattacco. La Millenium è stata più concreta e ha sbagliato molto poco, ma purtroppo la partita ce la siamo fatta principalmente da soli».
Qualcosa da salvare?
«Nel secondo set non siamo andati così male al servizio, abbiamo difeso meglio, ci siamo impegnati. Peccato che la componente volitiva non sia stata accompagnata da una lucidità sufficiente».
Come si reagisce a una prestazione di questo tipo?
«In settimana abbiamo lavorato principalmente, e molto, su noi stessi. In questo momento è la cosa più importante».
Che partita sarà con Soverato?
«È uno pseudo derby fra due squadre che non hanno iniziato nel migliore dei modi e speravano di fare di più. Le loro giocatrici le conosciamo tutte, bisognerà vedere quanto Fedele sposterà gli equilibri. È già una bella sfida. Dovremo affrontarla con un’umiltà decisamente maggiore di domenica scorsa, e sappiamo che per loro sarà lo stesso. Dobbiamo essere pronti a una partita lunga e difficile dove ci servirà anche molta pazienza».
Cosa possiamo aspettarci dal debutto in casa?
«Mi aspetto moltissimo da questa prima partita casalinga. Lo dobbiamo anche per rispetto a Chieri, a Santena e a noi stessi per tutto il lavoro fatto fin qui».

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