La Numia Vero Volley Milano non si scompone nonostante l’assenza di Egonu e gioca un match incredibile con una super Sylla in testa, ma per l’ottava volta la Supercoppa va alla Prosecco Doc Imoco Conegliano con Fahr MVP
Il primo brindisi del campionato ha ancora il sapore delle colline trevigiane: è la Prosecco Doc Imoco Conegliano ad alzare, per l’ottava volta, la settima di fila, la Supercoppa Fineco, l’evento organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile in collaborazione con Master Group Sport. Decisivo, ancora una volta come negli ultimi tre confronti che mettevano in palio un trofeo contro la Numia Vero Volley Milano (compreso il torneo amichevole di Courmayeur, oltre alla Coppa Italia e alla Champions League), il tie-break, al termine di una partita combattuta, tirata e molto tesa che ha animato ed esaltato i 10.300 presenti di un Palazzo dello Sport di Roma Eur gremito in ogni suo posto. Nonostante l’assenza di Paola Egonu, le meneghine giocano una partita pazzesca, mettendo ancora una volta paura alle pantere soprattutto grazie alla prestazione incredibile di Myriam Sylla, autrice di 24 punti e ricercata nei momenti più caldi da un’ottima Alessia Orro. Bene anche le altre due laterali, Daalderop (19) e Cazaute (17), e Heyrman, con 5 muri sui 13 punti totali. Dall’altro lato del campo, faro nel momento più buio del quarto set, potenzialmente decisivo, è stata Sarah Fahr, nominata MVP dell’incontro grazie ai suoi 17 punti con il 63% dal campo. Nonostante un inizio non ottimale, Haak e Gabi si mettono in luce nel finale, realizzando rispettivamente 20 e 16 punti, ma determinanti anche le solita Joanna Wolosz e Monica De Gennaro, record woman assoluta della competizione con 9 trofei alzati.
Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris, che ha consegnato la Supercoppa Fineco insieme al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, al Vicepresidente FIPAV Adriano Bilato e all’Assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Moda Alessandro Onorato: “Le aspettative che avevamo per il primo evento 2024-25 erano altissime e possiamo dire senza ombra di dubbio di averle rispettate. Dopo una stagione che ci ha visto conquistare tutte le coppe europee e uno storico oro olimpico con le splendide ragazze della Nazionale, oggi giustamente omaggiate ad inizio partita, il sold out del Palazzo dello Sport di Roma ci ripaga di ogni sforzo: gli oltre diecimila spettatori accorsi e i tanti che avranno certamente seguito questo match stellare su Rai 2 non possono che darci ulteriore spinta a fare ancora di più in questo nuovo anno di Serie A che ci attende. Oggi è stato fissato l’ennesimo record di pubblico per un nostro evento, ma l’obiettivo sarà sempre quello di batterne di nuovi e portare l’eccellenza della pallavolo femminile italiana a livelli mai raggiunti. I miei più sentiti complimenti alla Prosecco Doc Imoco Conegliano dei Presidenti Piero Garbellotto e Pietro Maschio per un altro straordinario risultato che ormai da anni attesta la qualità del lavoro e degli sforzi profusi da tutta la società e gli sponsor. La campagna acquisti estiva ha portato in Italia campionesse di livello internazionale, pronte a brillare nel nostro campionato, e il primo trofeo: difficilmente si poteva sperare in un inizio migliore. Il mio ringraziamento va anche alla Numia Vero Volley Milano dei presidenti Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari: lo spettacolo offerto è stato anche merito vostro e sono certo che ci saranno altre occasioni per dimostrare il valore della nuova squadra”.
La cronaca dei cinque set
Ad animare il prepartita la notizia del giorno: l’assenza Paola Egonu a causa di uno stato febbrile, che priva Milano del suo principale terminale offensivo. Stefano Lavarini decide così di schierare Cazaute in diagonale con Orro, Daalderop e Sylla in banda, Heyrman e Danesi al centro con Fukudome libero. Daniele Santarelli risponde con la formazione già vista nel precampionato, con Wolosz-Haak, Gabi-Lanier, Fahr-Chirichella e De Gennaro in seconda linea. L’inizio di Milano è di grande carattere, Conegliano fa fatica a mettere palla a terra grazie alla straordinaria abnegazione difensiva delle meneghine, che di contro rispondono colpo su colpo e fanno male con una Sylla subito pimpante con 7 punti nel primo set (50% di efficienza), seguita dai 5 di Daalderop e i 4 di Cazaute. Le pantere mantengono basse percentuali offensive (solo il 25% di squadra), con Gabi, Haak e Fahr a quota 3.
Non arriva all’inizio del secondo set la risposta delle trevigiane: altra partenza a riletto, pronti via le meneghine sono avanti 3-8. Poi, anche grazie all’ingresso di Lukasik per Lanier e al contributo di “Moki” De Gennaro in seconda linea, le ragazze in maglia blu cominciano a carburare e sterzano improvvisamente, scappando senza permettere il ritorno delle avversarie, penalizzate da un’efficienza del 5% in attacco. La schiacciatrice polacca firma 4 punti, gli stessi di Gabi e Sylla, mentre chiude a 5 Haak.
Il terzo set è praticamente speculare al secondo: a partire meglio sono le pantere, che però dalla metà della frazione vengono sorpassate dalle meneghine che poi non si guardano più indietro. Alto il livello di battuta delle ragazze di coach Lavarini, che mettono in difficoltà la ricezione avversaria (solo il 16% di perfette) e poi pungono con i tre terminali offensivi, Cazaute (6), Sylla e Daalderop (entrambe 4). Fatica invece Conegliano, con Gabi e Haak in difficoltà grazie alle tante palle sporcate dal muro delle giocatrici in maglia bianca.
Il quarto parziale è al cardiopalma: punto su punto le due squadre si fronteggiano a viso aperto, Milano per chiuderla e Conegliano per portarla invece al quinto set. Il pubblico sente la tensione e carica le campionesse in campo, che si battono fino al 25-23, con due punti decisivi di Haak nel finale, magistrale con 7 punti così come la compagna Fahr, autrice anche di due muri. Dall’altro lato, sono sempre Sylla (6) e Daalderop a suonare la carica, ma nel finale la spuntano le pantere portando il confronto, come nella finale dell’ultima Coppa Italia, della Champions League e della Courmayeur Cup, al tie-break.
Non poteva che essere un altro botta e risposto il quinto e decisivo parziale. Nonostante l’inizio di stagione, le due squadre tirano fuori il meglio, con attacchi e difese sensazionali che fanno tremare le fondamenta del Palazzo dello Sport e saltare gli oltre diecimila presenti. Gabi dopo le difficoltà dei set iniziali sale in cattedra ed è protagonista nella prima parte della frazione, che si conclude 8-5 per la squadra di coach Santarelli. Poi sono anche gli errori di Milano (6) a indirizzare l’incontro, con le ragazze di coach Lavarini arrivate troppo scariche. L’epilogo, parla quindi ancora trevigiano: il decisivo 15-11 lo firma Isabelle Haak che chiude la contesa.