Megabox Vallefoglia
31/12/2024
MEGABOX, LA SQUADRA STA CRESCENDO
La Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia è uscita a testa alta dalla Coppa Italia Frecciarossa per mano delle campionesse del mondo della Prosecco...
LeggiUna buona Reale Mutua Fenera Chieri ’76 non basta per avere ragione di un’ottima Numia Vero Volley Milano. Si può riassumere così il 3-0 che le lombarde infliggono alle biancoblù all’Opiquad Arena di Monza nel quarto di finale della Coppa Italia Frecciarossa, risultato che qualifica la squadra di Lavarini alla final four dell’8-9 a Bologna e nega alle ragazze di Bregoli la quarta partecipazione alle finali di coppa.
Il punteggio è forse un po’ troppo pesante per Chieri che disputa una buona prova giocandosela punto a punto per lunghi tratti della partita, ma al tempo stesso premia meritatamente le padrone di casa che interpretano la gara in maniera ottimale. Sono i finali di set e pochi dettagli a fare la differenza a favore di Milano, che nei momenti decisivi esprime tutta la sua forza e grazie ai colpi delle sue campionesse chiude i tre parziali a 21, 20 e 21.
Il premio di MVP va a Egonu che risulta anche la top scorer con 16 punti. Fra le lombarde chiudono in doppia cifra pure Daalderop (13) e Sylla (10), mentre fra le chieresi le migliori realizzatrici sono Gicquel (12) e Skinner (10).
Numia Vero Volley Milano-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 3-0 (25-21; 25-20; 25-21)
NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Orro 7, Egonu 16, Danesi 5, Kurtagic 7, Sylla 10, Daalderop 13; Fukudome (L); Marinova. N. e. Konstantinidou, Guidi, Cazaute, Heyrman, Pietrini, Gelin (2L). All. Lavarini; 2° Bucaioni.
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Van Aalen 1, Gicquel 12, Alberti 6, Gray 8, Skinner 10, Omoruyi 5; Spirito (L); Guiducci, Anthouli, Rolando, Buijs 5. N. e. Lyashko, Zakchaiou, Appiah (2L). All. Bregoli; 2° Rostagno.
ARBITRI: Piana di Carpi e Cavalieri di Lameria Terme.
NOTE: presenti 3983 spettatori. Durata set: 24′, 25′, 25′. Errori in battuta: 7-7. Ace: 6-1. Ricezione positiva: 64%-51%. Ricezione perfetta: 45%-37%. Positività in attacco: 49%-38%. Errori in attacco: 5-9. Muri vincenti: 8-10. MVP: Egonu.
La cronaca
Primo set – Milano parte fortissimo e quanto il tabellone segna 10-4 Bregoli ha già speso entrambi i time-out. Toccato il passivo massimo di 8 punti sul 12-4 (muro di Kurtagic), Chieri inizia a carburare quando sul 13-5 il servizio di Van Aalen frutta un primo recupero (13-8). Sul 15-10 si registra un secondo importante strappo delle chieresi che su servizio di Gray grazie agli attacchi di Omoruyi e alla solidità del muro raggiungono la parità a 15. Il set è deciso sul 20-20 dai colpi di Sylla che trascina le lombarde a 24-21. E’ infine Egonu a mettere a terra il 25-21.
Secondo set – Le fasi iniziali del set, molto equilibrate, vedono Chieri che tenta un paio di volte l’allungo e Milano che prontamente rientra: 1-3 (muro di Alberti), 5-5 (attacco di Sylla), 6-8 (muro di Gicquel), 9-9 (attacco di Egonu). Sul 12-12 c’è lo strappo delle padrone di casa che salgono prima a 14-12 (muro di Orro), poi a 18-14 (attacco di Egonu). Di lì in avanti il distacco resta pressoché invariato e sul 23-20 due ace di Kurtagic portano al giro di campo (25-20).
Terzo set – Bregoli conferma nel sestetto Buijs, subentrata a Omoruyi nel finale del set precedente. I servizi di Van Aalen e i muri di Gicquel e Gray portano le biancoblù sullo 0-3. Milano pareggia sul 4-4 (Egonu) e passa per la prima volta avanti sull’8-7 con un tocco di seconda di Orro. Dopo una fase di punto a punto due errori chieresi in attacco danno il +2 alle padrone di casa. Time-out di Bregoli e al rientro in campo due attacchi vincenti di Buijs ridanno la parità a Chieri (13-13), ma subito Milano piazza un nuovo break con Danesi e Kurtagic (17-13). Gicquel sblocca Chieri (17-14) ma l’inerzia ormai è favorevole alle padrone di casa che non si fanno più riprendere e alla seconda palla match fanno scendere i titoli di coda sul 25-21 con Daalderop.
Il commento
Ilaria Spirito: «Cosa ci è mancato oggi? Al di là del primo set, in cui siamo partite un po’ contratte, abbiamo poi onestamente giocato alla pari restando sempre attaccati a loro fino a metà dei set. Ci è mancata una difesa in più che loro hanno fatto, e poi contro squadre di questo calibro devi essere perfetto e magari qualche sbavatura dal 20 in poi ti costa il set».