Due strade parallele che finalmente si incontrano: è questa la metafora che descrive al meglio l’ingaggio, da parte della Corpora Gricignano, della centrale Ylenia Vanni. Centrale classe 1984, la pescarese disputerà il suo settimo campionato di serie A con la maglia della Corpora, dopo averne incrociato i destini lungo tutta la stagione 2012/2013 disputata con la divisa dell’Ecosunpower Potenza.
L’acquisto rappresenta un passaggio di grande prestigio nel mosaico composto dal sodalizio presieduto da Tina Musto, che potrà usufruire delle prestazioni sportive di un’atleta talentuosa ed esperta, già vicina al Gricignano in precedenti sessioni di mercato e mai arrivata per questioni di dettagli.
Qual è stata la scintilla che ti ha spinto ad accettare il progetto Corpora?
Ho scelto Gricignano per ragioni tecniche ma anche umane. Ho affrontato il club da avversaria varie volte, ho conosciuto il coach e il presidente e le ho subito percepite come persone gentilissime e cordiali. Provenendo da un’annata difficile da tanti punti di vista questa è stata una delle chiavi della mia scelta.
Quali le differenze principali fra il campionato di B e di A2?
Il livello qualitativo anzitutto. In A2 ci sono tante giocatrici fortissime e anche straniere di qualità. Detto questo penso che tre o quattro squadre dello scorso campionato di B1 avrebbero potuto comunque fare la loro parte in A2. Da quello che osservo la media si sta livellando leggermente verso il basso, per cui sarà fondamentale curare ogni dettaglio, a partire dall’organizzazione del club e da tutto quello che ruota attorno all’azione di noi che scendiamo in campo.
Conosci le tue due nuove compagne di reparto, Repice e Russo?
Valentina Russo la conosco poco, mentre contro Vittoria ho giocato alcune volte contro. L’ho ritenuta sempre un’avversaria tosta e di carattere. Sarà sicuramente stimolante giocarci assieme.
Hai avuto già contatti con le tue nuove compagne?
Col capitano, Elena Drozina. Abbiamo legato molto, telefonicamente e via messaggi. In lei ho trovato prima una persona gentile e poi un’amica molto comprensiva e generosa. Ancora non abbiamo cominciato a giocare assieme ma già posso definirmi una sua buona amica. Questo a livello umano, perché sul piano tecnico non sono certo io a dover tessere le doti di una campionessa come Droza.