Credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive, il Presidente Mauro Fabris a Radio24: “Provvedimento a costo zero per lo Stato, i nostri Club lo attendono con urgenza per non scomparire”
Autore: Lega Volley Femminile
26 Giugno 2020

ASCOLTA L’INTERVISTA COMPLETA (da “Tutti convocati” del 26 giugno, a partire dal minuto 26 circa)

 

Il provvedimento sul credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive è di assoluta priorità per il rilancio della pallavolo italiana di vertice“. Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, ribadisce nel corso di un’intervista alla trasmissione “Tutti convocati” di Radio24 la necessità di un’azione urgente da parte del Governo per sostenere lo sport italiano.

I rischi che abbiamo descritto nella ricognizione su più di 200 Società professionistiche e dilettantistiche, riguardo ai mancati introiti riscontrati a causa della pandemia e alle previsioni di ulteriori perdite economiche nel prossimo futuro, sono assai grandi. I Club di Serie A Femminile non si reggono sulla biglietteria o sui diritti televisivi, ma pressoché esclusivamente sugli sponsor e sugli investimenti di capitali degli imprenditori. In questo momento eccezionale, l’intervento sul credito di imposta sulle sponsorizzazioni costituirebbe uno stimolo e un sostegno per chi, pur riscontrando difficoltà di gestione aziendale, vorrebbe continuare a investire nello sport di vertice. Il provvedimento non può essere più differito, i nostri Club giorno per giorno ne attendono l’attuazione per poter presentarsi di fronte agli sponsor e chiedere supporto per proseguire l’attività sportiva“.

In gioco c’è il futuro di Società letteralmente di base che hanno condotto la nostra disciplina sulle vette del mondo, a detenere il titolo delle tre competizioni europee e del Mondiale per Club – prosegue il presidente Fabris -. Il 10% di esse rischia addirittura di scomparire per l’insensibilità di un Governo per cui, è bene sottolinearlo, questo provvedimento è a costo zero. Non stiamo chiedendo l’elemosina, ma un intervento assolutamente ragionevole e in tempi certi. Per mia esperienza professionale, tutti i provvedimenti di defiscalizzazione hanno portato maggiori incrementi alle casse dello Stato“.

Quelli in corso sono giorni decisivi per il futuro dello sport italiano. Dopo una fase di elaborazione e di analisi degli emendamenti presentati in Commissione Bilancio, si arriverà alla stretta finale prima della discussione in Parlamento, attesa per il 3 luglio. “Il Ministero dell’Economia fa giustamente i conti dei mancati incassi sulle voci certe, ma non del denaro che i Club perderebbero nell’immediato futuro se il credito d’imposta non divenisse realtà. Rifiutare di applicare un provvedimento del genere – e invece approvare contributi a pioggia – significa non capire non soltanto il danno alle Società sportive e alle fatiche che gli imprenditori hanno sopportato per metterle in piedi e mantenerle, ma anche l’interesse reale dello Stato in termini di cassa“.

 

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