Crovegli Reggio Emilia: Assirelli ci crede “Sarebbe bello ripetere la favola di Ornavasso”
Autore: Lega Volley Femminile
10 Settembre 2013

Ama tantissimo gli animali (“una tradizione di famiglia”) e viaggiare, ma al centro della sua vita c’è solo la pallavolo da ormai oltre 8 anni. Flavia Assirelli, centrale vicentina della Crovegli, ha vissuto con entusiasmo le prime settimane in giallorosso, integrandosi alla perfezione in un gruppo rinnovato per due terzi ma già molto unito.

Alla vigilia del primo test della stagione, giovedì alle ore 16.30 contro il Pool Volley Gramsci (si gioca alla palestra Pertini di Reggio Emilia), la veneta classe 1990 ci confida di crederci eccome in questa nuova avventura.

“Ho imparato dalle mie esperienze che la forza di una squadra è l’equilibrio del gruppo. Per quel che ho visto sinora, qui ci sono tutte le condizioni per aprire un ciclo. Tante giovani, voglia di crescere insieme e una forza di unione sorprendente visto che parecchie di noi non si conoscevano. Chissà, sarebbe bello ripetere la favola di Ornavasso, arrivata in pochi anni sino all’A1. E’ presto per dirlo, ma si potrebbe aprire un bel ciclo, considerando anche la serietà della società”.

Cos’ha di speciale questo gruppo? “In genere all’inizio c’è sempre un po’ di imbarazzo, a volte anche tensione. Qui non è stato così, c’è stata una sintonia speciale, si scherza in campo e c’è un clima di grande serenità. Se poi vincessi qualche volta le sfide interne sarei anche più contenta” – sorride Flavia.

In tutto questo, aiuta il fatto di essersi spostate in 3 da Montichiari a Reggio Emilia. Tu, Catena e Giorgi. “E’ vero, Michi ormai è la mia convivente e la crisi del 3° anno sinora non c’è stata… E’ come una sorella per me, il fatto che ci siano lei e Rossella mi ha dato subito tranquillità. A parte l’amicizia fuori dal campo, in palestra sono persone che stimo moltissimo e credo ci vogliano personalità di questo tipo perchè danno grande equilibrio”.

In ogni suo concetto, Flavia sottolinea l’importanza del gruppo rispetto alle soddisfazioni personali. “E’ cosi ed ogni esperienza serve a maturare. A Montichiari è stata una bella prova per diventare una giocatrice vera, perchè quando le cose non vanno bene, ma tu riesci a venirne fuori, significa che sei cresciuta come atleta e come persona. All’inizio la pallavolo era solo divertimento, ora ho aspirazioni importanti, seguendo modelli di comportamento come Paola Paggi, contro la quale è stato un onore giocare. E qui alla Crovegli so che qualche piccola grande soddisfazione potremo togliercela”.

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