Perde ancora un’occasione la Sigel. Un’occasione d’oro per incamerare qualche prezioso punticino buono ad affrontare il rush finale verso la salvezza con maggiori speranze di tagliare positivamente il traguardo.
Una gara che le ragazze di Campisi, nonostante i problemi settimanali – leggasi Furlan e Gabbiadini con l’influenza fino a ieri – hanno affrontato nel migliore dei modi. Eppure tutto sembrava andar liscio, con una Sigel baldanzosa, che infondeva tanta sicurezza. Vuoi per la spavalderia mostrata sul campo, vuoi per la concentrazione sbattuta in faccia ad avversari ed avversità. Di fronte una Battistelli che, anche a detta del suo allenatore, non ha certo disputato una delle migliori partite, ma è stata brava, forte delle prestazioni della Zanette e della Markovic’, a stringere i denti e a uscire vittoriosa dal match. Tra le file della Sigel un’ottima Ventura ha tirato la carretta, sostenuta a turno dalle compagne. Da segnalare, tra le azzurre, il debutto dell’italo-americana Perry, che ha disputato qualche scampolo della gara realizzando un punto a muro.
Starting six: Campisi manda in campo Agostinetto in palleggio, Murri e Facchinetti centrali, Rossini e Merteki di banda, Ventura opposto e Marinelli libero. Saja risponde con Battiston in cabina di regia, Casillo e Caneva centrali, Saguatti e Markovic’ di banda, Zanette opposto e l’ex azzurra Giulia Gibertini libero.
La partita: parte bene la Sigel nel primo set (6-4), poi subisce il ritorno delle romagnole (7-9, 12-13). Ma la prima frazione ha un indirizzo preciso: le padrone di casa sono concentratissime e recuperano subito il terreno perso, costringendo Saja sul 15-13 a chiamare il time-out. Serve a poco la sosta alla Battistelli, la Sigel capisce di avere il set in pugno e lo chiude sul 20-25, nonostante la girandola di cambi messa in atto dal tecnico ospite, tra cui l’altra ex-azzurra Federica Nasari. A siglare il punto decisivo è ancora l’eccezionale Jessica Ventura, che sta crescendo a vista d’occhio. Gara dopo gara.
Secondo set equilibratissimo, almeno fino al 12-12. Poi le romagnole pigiano sull’acceleratore, ma non riescono a distanziare le azzurre se non di un paio di punti. Campisi getta nella mischia la Gabbiadini per la Merteki. Luisa Casillo realizza il punto del 17-19. Campisi rischia la Furlan ancora febbricitante e la manda in campo al posto della Murri. Mossa azzeccata: la Agostinetto mura la Saguatti e impatta sul 21-21. Ancora time-out Battistelli. Zanette riporta in vantaggio la sua squadra (22-23), ma la Markovic’ sbaglia il servizio. Il punto del 24-23 lo realizza Jasmine Rossini: è il set-ball per la Sigel, ma la Merteki manda in rete il servizio. Sul 25-25, raggiunto grazie a un tocco della solita Rossini, brava a eludere il disperato tentativo di recupero di Giulia Saguatti, la frazione appare più incerta che mai. A deciderla di forza sono però prima la Casillo e poi la Zanette.
Per la Sigel è una mazzata, ma la squadra di Campisi prova a restare in partita. Campisi lascia in campo Angela Gabbiadini e in panca la Rossini. Murri e Ventura provano subito ad allungare (4-2), ma un ace potentissimo della Markovic’ (5-7) cambia l’inerzia del set. Le azzurre tengono bene, grazie alla Ventura e a una Gabbiadini in vena, anche in questa terza frazione. Almeno fino al 17-17, con una Marinelli brava a fare gli straordinari. Poi la Battistelli prende il largo. Non prima che Campisi si giochi anche la carta Perry, cambiando la diagonale e gettando nella mischia l’italo-americana e la Mucciola, al posto della Ventura e di capitan Agostinetto. Oltre alla Furlan al posto della Facchinetti. La Battistelli però allunga ancora e chiude con la solita Casillo.
Il quarto set non ha storia: la Battistelli s’impone alla distanza su una Sigel ormai demoralizzata, che tiene solo fino al 6-6. Ottenuto dalla Merteki, dopo un disperato quanto istintivo salvataggio di piede della brava Giulia Gibertini. Le romagnole prendono cinque o sei punti di vantaggio e riescono ad amministrarli senza troppa fatica. Con la Sigel che esce fra gli applausi del proprio pubblico e i complimenti del tecnico avversario.