L’intero movimento della pallavolo si è fermato sabato pomeriggio per assistere alla prima finale dell’anno.
Un giusto tributo quello della Findomestic Super Cup, manifestazione giunta alla sua decima edizione, per rendere onore alle migliori quattro squadre italiane della passata stagione agonistica.
Le telecamere di Rai3 hanno diffuso il segnale via etere, non lasciandosi scappare questa ghiotta possibilità di mostrare a tutti gli sportivi uno spettacolo di altissimo livello.
Ma la semifinale non è stata una partita bella, anche se contornata da una coreografia degna di un grande evento grazie alle due tifoserie, ma soprattutto, il pubblico piemontese, avvicinatosi con il calore che da sempre lo contraddistingue al Palasport Ruffini.
Esce vincitrice la Sant’Orsola Asystel Novara che contro una
Despar Colussi Perugia quasi inguardabile, è riuscita ad esprimersi al meglio del momento.
A fare la differenza è stato l’attacco delle novaresi, il martello Cristina Pirv è stata per lunghi tratti inarrestabile scavando il solco nei momenti topici di ogni set.
Tra le novaresi da sottolineare anche la prova di Taismary Aguero, la ex di turno nei fondamentali offensivi ha mostrato un grande repertorio.
Inizialmente in evidenza la Leto in attacco per il vantaggio novarese, Barbolini è costretto a chiamare il suo primo time-out (3-6), Fofão forza il gioco al centro e Gioli finalizza (11-12), le squadre si equivalgono in difesa, ma in attacco Novara è concreta mentre Perugia sciupa (13-18), He Qui smarca bene le compagne e tiene a debita distanza (15-24), Pirv chiude.
A perdere il primo set della stagione era dunque la Despar Colussi che però non si perdeva d’animo e trovava le motivazioni per rientrare convinta.
Al cambio di campo il muro Despar è più presente (7-5), ma la Pirv cambia marcia e punteggio mettendo giù senza problemi (7-8), la progressione di Walewska contagia le compagne, funziona tutto nel quadrato perugino (16-13), ma basta un attimo di disattenzione per tornare a rincorrere (18-19), la Pirv è scatenata e le biancorosse si affidano alle invenzioni di Zetova e Francia per tenerla a bada (24-22), l’invasione della Aguero sigla il pareggio.
Nel terzo periodo la Francia si carica sulle spalle le compagne (4-1), la Fofão imposta gli schemi (8-5), la collega He Qi non vuole essere da meno, trasmette tranquillità e propizia l’aggancio (8-8), i numerosi supporters locali tornano a farsi sentire ma la Zetova li ammutolisce (13-9), tutto torna in discussione poco più tardi per merito di Pirv (18-19), la Colussi non sembra crederci (21-24) e si lascia sopraffare dalle Chiappini girls.
L’avvio del quarto periodo è di marca novarese (1-6), la Usic rileva la Zetova ma le cose non cambiano (5-11), l’orgoglio perugino riduce con Swieniewicz (12-15), le umbre vanno in confusione (15-23), chiude la Pirv.
Domenica niente finale.
“Mi sento di scusarmi con i tifosi – dice a fine gara coach Barbolini – perché quello visto non è stato uno spettacolo degno della squadra che porta il tricolore sul petto”.