Despar Perugia: Ana Grbac pensa in grande
Autore: Lega Volley Femminile
15 Dicembre 2006

A giudicare dalle qualità che mostra la giovane croata Ana Grbac farà parlare di sé in futuro.
E’ arrivata da pochi mesi ma già si esprime molto bene in italiano, pur non avendolo studiato lo ha imparato a scuola dialogando con i professori e guardando la tv.
Forse perché è una fissazione di papà Neven che lo parla molto bene, lo aveva praticato costantemente.
“Mio padre mi insegnava le parole da quando ero piccola, è sempre stata una sua propensione quella delle lingue, specie l’italiano”.
Quasi un segno premonitore del successivo sbarco nella penisola, nel torneo dove tutti si vogliono confrontare.
“Giocare in Italia è una delle aspirazioni di molte atlete straniere, un campionato che mette alla prova le capacità di ognuno”.
Nata il 23 marzo 1988, di ruolo palleggiatrice, si è subito ambientata bene con le compagne ed ha evidenziato caratteristiche notevoli dal punto di vista della personalità, oltre che sportive.
Non si è fermata un attimo durante la scorsa estate, facendo parte della selezione juniores del suo paese che ha conquistato la medaglia d’argento agli ultimi Campionati Europei.
La sconfitta in finale non le ha tolto il sorriso: “Per tutta la squadra ed i dirigenti è stato un grande risultato. Dispiace aver perso la finale contro l’Italia ma sono molto contenta di aver raggiunto questo traguardo. Il prossimo anno avremo i Mondiali e punteremo ad una medaglia anche in quell’occasione”.
Ostenta sicurezza la diciottenne straniera che è stata già ribattezzata ‘mani di velluto’ per il suo palleggio.
Da quando è iniziata la stagione ha sempre giocato, accumulando un’esperienza che potrà sicuramente tornare utile alla Despar nel prosieguo.
“Negli ultimi quattro mesi ho avuto la possibilità di migliorare la sintonia con le compagne di squadra. Aver avuto la responsabilità di essere titolare mi ha aiutato molto per acquisire fiducia verso le compagne”.
Con una guida esperta come Fofão davanti, il neoacquisto del clan umbro sarà certamente in grado di compiere passi più rapidi nel suo percorso di crescita, ne è convinta pure lei: “Per quel poco che ho potuto vederla è davvero una professionista straordinaria. Sono felice di poter carpire da lei i segreti del mestiere”.
Veste la maglia con il numero 2 biancorosso, quella appartenuta ad altre giovani promettenti che hanno fatto strada.

 

Visualizza sponsor